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Cosa vedere a Lanzarote

Dic 28, 2023 | DESTINAZIONI, europa, spagna

La più a est delle isole Canarie e la più vicina alle coste africane, Lanzarote è stata scoperta dal genovese Lanzerotto Malocello, a cui deve il suo nome: scopriamo insieme in questo articolo cosa vedere a Lanzarote per organizzare il tuo viaggio alle Canarie.

Ammetto di averne sentito molto il richiamo senza un reale motivo: così sono approdata a Lanzarote per rimanerci a vivere per un pò, approfittando del clima praticamente perfetto e della vicinanza al mare che per me è fondamentale, così come lo stile di vita rilassato degli spagnoli che amo molto.

Cosa vedere a Lanzarote: tutte le cose da non perdere

Ho scelto di trascorrere un intero mese a Lanzarote, dove ho vissuto, lavorato e scoperto l’isola: in questa guida ti racconto cosa vedere a Lanzarote dandoti anche, come sempre, i miei consigli per ottimizzare il tuo viaggio.

Dichiarata riserva della Biosfera dall’UNESCO, il suo fascino sta proprio nei paesaggi lunari formatesi in seguito a numerose eruzioni vulcaniche nel corso del tempo e nell’intervento dell’artista locale César Manrique che è riuscito ad integrare perfettamente la sua opera col profilo naturalistico dell’isola.

Teguise

Ex capitale dell’isola, comune più grande di Lanzarote e primo insediamento urbano delle Canarie: Teguise è la prima cosa da vedere a Lanzarote perché si tratta di una vera e propria chicca. Durante la mia permanenza sull’isola sono tornata più e più volte a Teguise per passeggiare tra le sue viuzze bianche, per vedere il cielo infuocarsi al trmonto, scovare nuovi posticini dove mangiare o tiendas locali.

Ogni domenica mattina dalle 9 alle 14 si tiene il mercadillo, un mercato dove poter trovare diversi generi di prodotti diversi, dall’artigianato ai souvenirs ai prodotti naturali e sostenibili.

Cosa vedere a Teguise:

  • Museo Mara Mao“, ossia il Giardino magico di statue bianche di Jose Garcia Martin (o Don Pillimpo) proprio all’ingresso di Teguise: si tratta della casa dell’artista, un posto molto curioso che porta con sè un velo di mistero sul perché effettivamente esista
  • Atelier artmakers, negozio di artigiana locale che fa gioielli con pietre naturali
  • Galleria d’arte Timanfaya by Sherezade Morales, dove si possono anche acquistare alcune opere.

Dove mangiare a Teguise:

  • El Patio Creperie, un localino in un vicolo interno molto carino
  • San Miguel, cucina tipica locale in ambiente molto semplice ma accogliente
  • Boutique del Pan-San Rafael, proprietari locali fanno pezzi dolci e salati da forno molto buoni
  • Mura, per croissant e bocadillos.

Haría

Piccolo villaggio situato nella cosiddetta “valle delle mille palme“: nel XVII secolo infatti veniva piantata una palma ad ogni nuovo nascituro.

Haría è un piccolo centro abitato molto caratteristico che ha mantenuto intatta la sua identità: si passeggia per le sue vie, tipicamente bianche con porte e finestre verdi, così come in tutta Lanzarote. Qui troviamo anche la Casa Museo di Manrique, proprio la vecchia abitazione in cui ha vissuto l’artista, rimasta perfettamente intatta e oggi è visitabile.

Da non perdere sabato mattina il mercato artigianale.

Famara

La Caleta de Famara è il paradiso dei surfisti! Famara è un piccolo villaggetto di pescatori sulla costa nord dell’isola che grazie alle sua lunghissima Playa de San Juan è divenuta col tempo punto di ritrovo per i surfisti e gli amanti degli sport estremi in acqua.

La spiaggia viene presa d’assalto la mattina dalle scuole di surf di Lanzarote che qui portano i propri allievi a cimentarsi con la tavola; al tramonto invece i surfisti più avanzati si danno appuntamento per cavalcare qualche onda insieme.

Mirador del Río

Di fronte all’isola La Graciosa, la più piccola delle isole Canarie, troviamo il punto più panoramico di Lanzarote, il Mirador del Río, che entra di diritto tra le cose da vedere a Lanzarote. Situato a circa 500 metri sul livello del mare, è separato da La Graciosa da una striscia di mare chiamata proprio El Río.

Qui troviamo anche un caffè con vista quindi è perfetto se vuoi approfittarne per pranzo o anche solo per un caffè; altrimenti puoi anche evitare di accedere al complesso e pagare il biglietto di ingresso perché puoi ammirare il panorama circostante dall’adiacente parcheggio praticamente a picco sul mare.

Jardin de Cactus

Il nome può far pensare che si tratti di un giardino di interesse botanico; in realtà è una vera e propria opera d’arte di César Manrique, architetto nato proprio ad Arrecife e vissuto nel secolo scorso che ha a lungo indagato il rapporto tra arte e natura nelle sue opere paesaggistiche che oggi sono uno degli esempi più originali di arte pubblica in Spagna.

Il Jardin de Cactus, per l’appunto, è una di queste opere: un anfiteatro sormontato da un mulino che accoglie innumerevoli specie di cactus diverse provenienti da tutto il mondo: in questo caso ciò che viene messo in scena è proprio la natura.

La sua, quindi, è un’opera d’arte che vuole indagare il rapporto tra natura e arte, arte e natura ponendo al centro della sua arte proprio la natura.

Cueva de los Verdes

Continuando a scoprire cosa vedere a Lanzarote troviamo la Cueva de los Verdes. Si tratta di un tunnel lavico sotterraneo che scende fino a 40 metri sotto il livello del mare: tramite un’apertura si accede al tunnel lungo circa 8 km ma percorribile solo per uno circa che si è originato dal vulcano La Corona e che arriva fino all’oceano.

L’eruzione che ha formato questo tunnel risale a 20 mila anni fa e percorrendolo si vede perfettamente la stratificazione che ci permette di ricostruire il passaggio della lava. La cosa assurda è che alcune ramificazioni di questo tunnel sono state usate dai locali per nascondersi dai pirati durante il XVI e XVII secolo.

Ciliegina sulla torta: l’auditorium all’interno di questo tunnel lavico ospita spettacoli da non perdere a Lanzarote, specialmente concerti e danza – controllare sul sito la programmazione ufficiale.

cosa vedere a lanzarote, cueva de los verdes

Jameos del Agua

Si tratta del continuo del tunnel lavico della Cueva de los Verdes. Fortemente voluto e realizzato da Manrique, fu inaugurato a metà degli anni Sessanta: fu infatti il primo intervento dell’artista di riqualificazione urbana sull’isola che ha combinato perfettamente arte e natura.

Al suo interno troviamo anche un ristorante, il Museo Casa de los Volcanes, una laguna in cui vive il granchio albino (specie unica al mondo), un auditorium per spettacoli e la piscina panoramica.

Consiglio personale se dovessi scegliere: se preferisci l’aspetto geologico e ami conoscere come si è formato questo tunnel entrandoci fisicamente dentro, ti consiglio la visita guidata a La Cueva de los Verdes; se ami invece l’architettura paesaggistica e come questa è stata sviluppata da Manrique allora ti consiglio El Jameos del Agua.

Se non devi scelgiere ma hai tempo e curiosità, falle entrambe!

Parco nazionale Timanfaya

Il Parco nazionale del Timanfaya, letteralmente “montagna di fuoco“, si può visitare solamente a bordo del bus del parco oppure facendo uno dei due percorsi di trekking, uno di circa 4 km, l’altro di 10 km.

È importante arrivare all’apertura del parco almeno 15-20 minuti prima dell’apertura perché entra soltanto un numero fisso di macchine che possono raggiungere il parcheggio. Lì è necessario lasciare l’auto e prendere il bus, appunto, al costo di €20.

Per avere anche solo un’idea del paesaggio puoi inserire sul navigatore il Centro Visitatori del parco e una volta raggiunto, proseguire sulla strada: sembrerà di essere atterrati su un altro pianeta!

Fundación César Manrique a Tahíche

Parlando di César Manrique non possiamo non citare, in aggiunta alle sue opere già citate, anche la sua prima casa-museo che oggi è la Fundación César Manrique a Tahíche.

Si tratta di un edificio architettonico costruito sopra bolle naturali di aria intrappolate nella lava. È molto interessante perché, come tutte le opere dell’artista, mira a creare un perfetto equilibrio tra arte e natura: le stanze sono scavate nella roccia e dipinte di bianco con al loro interno elementi naturali che arredano.

Las Grietas

Nel cuore dell’isola, pochi km a nord di Puerto del Carmen, si trova questo piccolo canyon formatosi in seguito all’eruzione del vulcano Montaña Blanca e all’azione di agenti atmosferici.

Il canyon è percorribile al suo interno e se ne può ammirare così la stratificazione ondulatoria molto caratteristica: è decisamente piccolo e stretto, si procede solo uno alla volta. È un luogo originale e ancora poco conosciuto: per questo lo inserisco in questa guida dedicata a cosa vedere a Lanzarote.

L’ingresso è libero e si accede direttamente dalla strada lasciando la macchina nella piazzola di sosta a lato.

Tenesar

Tenesar è un luogo remoto, quasi ai confini del mondo sulla costa nord dell’isola e si raggiunge dopo aver guidato km e km in mezzo al nulla.

È un villaggio di pescatori ormai abbandonato e disabitato se non fosse per quelle pochissime persone che hanno ristrutturato la propria casa. Infatti queste poche abitazioni sono le uniche sopravvissute a numerose eruzioni vulcaniche e sono rimaste isolate per molti anni visto che la strada è stata ripristinata solo di recente.

Le vecchie abitazioni abbandonate coesistono a fianco di quelle ristrutturate, letteralmente. C’è un’atmosfera surreale, quasi onirica: solo il rumore delle onde squarcia il silenzio. Sicuramente fuori dai classici itinerari di Lanzarote, Tenesar secondo me è una tappa davvero imperdibile!

La Geria

La Geria è una zona a nord-est di Yaiza molto riconoscibile perché costituita da distese scure di terra lavica tinteggiate qua e la da verdi vigneti.

È una zona dell’isola infatti dove viene prodotta malvasia vulcanica. Come? In buche coniche di ghiaia vulcanica scavate fino a diversi metri di profondità viene piantata la vite e il bordo di rocce posizionate a formare una mezza luna ha funzione di protezione dal forte vento.

Degustazione di malvasia vulcanica a Lanzarote

In questa zona ci sono diverse bodegas che raccontano il processo di produzione di questa malvasia vulcanica e che offrono degustazioni:

  • El Grifo, bodega storica di Lanzarote
  • Bodega Stratvs
  • Bodega La Geria.

Salinas de Janubio

A seguito di eruzioni vulcaniche risalenti al 1730 si è formata questa laguna naturale nel sud dell’isola dove, più di un secolo dopo, sono state create queste Salinas de Janubio.

Col calore solare l’acqua evapora e avviene un fenomeno chimico chiamato “precipitazione del sale” che ne permette appunto l’estrazione. In queste saline vengono estratte più di 15 mila tonnellate di sale all’anno.

Playa Papagayo, Playa Mujeres e Playa Quemada

Situate sulla costa sud e orientale dell’isola, queste tre spiagge sono tappe da non perdere per un bagno al mare per il contrasto cromatico tra le scure rocce laviche e l’azzurro del mare.

Playa Papagayo si trova sulla Costa del Rubicon, a sud dell’isola, ed è un piccolo gioiellino incastonato ai piedi di una collina. È raggiungibile in auto, bici o scooter dipo aver percorso un lungo tratto di strada sterrata.

Playa Quemada si trova sulla costa orientale dell’isola, così come Playa Mujeres, e anch’esse sono spiagge vulcaniche di sabbia scura.

Puerto del Carmen

Puerto del Carmen è la zona più turistica dell’isola, consiglio una tappa qui perché ci sono delle belle spiagge e un bellissimo lungomare da cui poter ammirare il sole al tramonto che cade tra l’oceano e le forme sinuose dell’isola.

Dove mangiare a Puerto del Carmen:

  • Bar La Caña, per ottime tapas (il polpo fenomenale) e birra
  • Restaurante Porto Bahía, per un’ottima paella.

La paella del Restaurante Puerto Bahía

 

Altre domande che potresti avere su Lanzarote:

Dove fare surf a Lanzarote?

Se vuoi fare una lezione di surf a Lanzarote e ti stai proprio chiedendo dove fare surf, allora ti consiglio la scuola School 3S di Barbara e Diego, una coppia di italiani che ha lasciato al prorpia pizzeria ad Ostia per fare un cambio vita e ripartire da zero a Lanzarote con questa scuola di surf, sup e yoga.

Come spostarsi a Lanzarote?

I mezzi pubblici a Lanzarote non sono del tutto affidabili quindi il consiglio è di noleggiare l’auto. Altrimenti, puoi dare un’occhiata alle tratte e tariffe dei bus a Lanzarote, che sull’isola vengono chiamati guaguas.

Noleggio auto a Lanzarote: quale scegliere?

Io ho noleggiato con Cicar, il servizio di noleggio delle Isole Canarie e mi sono trovata molto bene con prezzi molto buoni. Per esempio, per 8 giorni di noleggio ho speso €180 con assicurazione, franchigia a zero e secondo conducente incluso.

Inoltre, Cicar ha diversi uffici su tutta l’isola quindi puoi, all’occorrenza, ritirare e riconsegnare l’auto in due uffici diversi.

Dove vedere il miglior tramonto a Lanzarote?

Il miglior tramonto di Lanzarote l’ho visto proprio a Puerto del Carmen, ma ti lascio anche un altro paio di spot:

  • Mirador de Guinate
  • Mirador del Río
  • El Golfo.

Quanti giorni servono per visitare Lanzarote?

Dopo aver visitato i luoghi di cui ti ho parlato credo che 5 giorni possano essere sufficienti: se ami però viaggiare lentamente e viverti le cose con calma ti consiglio una settimana.

Come raggiungere Fuerteventura da Lanzarote?

Dal molo di Playa Blanca, all’estremità sud di Lanzarote, puoi prendere un traghetto per Fuerteventura che in circa 30 minuti ti porta a Corralejo. Il biglietto a/r per passeggero a piedi costa circa €40, io mi sono imbarcata con Líneas Romero (puoi acquistare il biglietto online o anche in biglietteria direttamente sul molo dal momento che ci sono più tratte al giorno).

 

A questo punto sai cosa vedere a Lanzarote e hai tutte le informazioni che ti servono per scoprire questa isola vulcanica e organizzare il tuo viaggio a Lanzarote! Se hai domande o dubbi ti aspetto nei commenti.

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Chi sono

Giulia Maio, travel blogger dal 2015, fiorentina doc dal cuore sardo.

Mi occupo di promozione del territorio: scrivo storie e racconto progetti.

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