Se stai pianificando una visita sulla costa ovest della Sardegna, non puoi perderti San Salvatore di Sinis, un piccolo villaggio vicino Cabras che merita davvero una tappa.
Questo piccolo villaggio ti sorprenderà per la sua atmosfera particolare e la ricchezza di storia e tradizioni che lo caratterizzano.
Un villaggio da visitare sulla costa ovest della Sardegna
San Salvatore di Sinis è un minuscolo borgo sardo che sembra uscito da un film western. Le sue case basse e le strade polverose ricordano i villaggi del vecchio West americano. È infatti abbastanza famoso per il suo fascino unico e per essere stato set di numerosi film western italiani negli anni ’60 e ’70.
In realtà, San Salvatore di Sinis ha origini molto più antiche, legate alla tradizione religiosa della Sardegna. Passeggiando per le vie del villaggio, potrai ammirare la chiesa di San Salvatore, un edificio di origine medievale che sorge sopra un antico ipogeo nuragico. Questo ipogeo è visitabile ed è uno dei motivi principali per cui San Salvatore di Sinis è da vedere in Sardegna. L’ipogeo, con le sue iscrizioni e i disegni risalenti a diverse epoche, è un vero e proprio viaggio nel tempo.
La Corsa degli Scalzi
Un altro motivo per cui San Salvatore di Sinis è particolarmente noto è la Corsa degli Scalzi. Questo evento tradizionale si celebra ogni anno il primo fine settimana di settembre e attira numerosi visitatori. La Corsa degli Scalzi è una manifestazione religiosa durante la quale gli uomini del villaggio, a piedi nudi, portano la statua di San Salvatore dalla chiesa del villaggio fino alla chiesa parrocchiale di Cabras.
La tradizione risale al 1619, quando gli abitanti del villaggio, per proteggere la statua dai pirati saraceni, la trasportarono a piedi nudi in un luogo sicuro. Ancora oggi, gli uomini del villaggio corrono per circa sette chilometri, indossando solo una tunica bianca chiamata saccu. La statua di San Salvatore viene portata su una vara e seguita da una processione di fedeli.
Partecipare alla Corsa degli Scalzi, anche solo come spettatore, è un’esperienza emozionante che ti permette di immergerti nella cultura e nelle tradizioni sarde. È un evento che testimonia la devozione e lo spirito comunitario degli abitanti di questo piccolo villaggio nei dintorni di Cabras e delle zone circostanti.
Come arrivare e cosa fare a San Salvatore di Sinis
San Salvatore di Sinis si trova a pochi chilometri da Cabras, facilmente raggiungibile in auto. Se arrivi da Oristano, segui le indicazioni per Cabras e poi per San Giovanni di Sinis. Lungo il percorso troverai le indicazioni per San Salvatore di Sinis.
Una volta arrivato, potrai passeggiare per le vie del villaggio e visitare la chiesa e l’ipogeo. Se visiti il villaggio durante la Corsa degli Scalzi, assicurati di arrivare presto per trovare un buon posto da cui osservare la processione.
Cosa vedere nei dintorni di San Salvatore di Sinis
Oltre a San Salvatore di Sinis, nei dintorni ci sono altre tappe imperdibili che arricchiranno la tua visita. A pochi chilometri trovi il Museo Archeologico di Cabras, dove potrai ammirare i celebri Giganti di Mont’e Prama, statue nuragiche che rappresentano un’importante testimonianza della civiltà nuragica in Sardegna.
Un’altra tappa fondamentale è il sito archeologico di Tharros, situato sulla penisola del Sinis. Tharros era un’antica città fenicio-punica e poi romana, e oggi puoi esplorare le sue rovine ben conservate, tra cui templi, strade lastricate e una necropoli. La visita a Tharros ti offrirà uno sguardo affascinante sulla storia antica della Sardegna, immerso in un contesto paesaggistico di grande bellezza.
Questo villaggio è un luogo da visitare sulla costa ovest della Sardegna che ti offrirà un’esperienza autentica e ricca di storia. Preparati a scoprire l’unicità di questo villaggio vicino Cabras, che credo davvero sia una delle perle nascoste da vedere in Sardegna.
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