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Cosa fare a Carovigno e dintorni: 11 attività ed esperienze

Giu 2, 2022 | DESTINAZIONI, europa, italia, puglia

Cosa fare a Carovigno: andiamo alla scoperta di 11 attività ed esperienze da fare a Carovigno e dintorni per poter  conoscere al meglio il territorio.

Carovigno è un comune in provincia di Brindisi che si trova lì dove termina la Valle d’Itria e inizia il Salento: è un centro di produzione dell’olio, punto di incontro tra uliveti secolari e calette paradisiache situate tra Santa Sabina e Torre Guaceto.

Circa un mese fa ho avuto l’occasione di tornare in questo territorio, dove ero passata in precedenza solo di sfuggita: ho scoperto realtà, luoghi e persone che hanno tanto da raccontare e lo fanno proprio attraverso queste 11 attività ed esperienze che voglio proporti se stai cercando cosa fare a Carovigno e dintorni.

11 cose da fare a Carovigno e dintorni per scoprire le eccellenze del brindisino

Cominciamo a scoprire cosa fare a Carovigno e dintorni per conoscere meglio questo territorio che non risulta tra le prime mete scelte dai turisti in visita in Puglia.

Carovigno è definita città della ‘Nzegna, la più antica tradizione di sbandieratori legata al culto mariano in tutta Italia che consiste in una processione accompagnata da sbandieratori, appunto, che ha luogo tre volte all’anno in tre punti diversi di Carovigno in onore della Madonna di Belvedere.

Passeggiare nel centro storico di Carovigno

La prima attività non può che portarci alla scoperta del centro storico di Carovigno.

Carovigno non ha nulla di invidiare ai bianchi borghi della Valle d’Itria e della costa barese come Monopoli, Locorotondo e Ostuni: il suo centro storico è un labirinto di viuzze bianche con panni tesi ad asciugare, vasi di fiori qua e là che danno macchie di colore e la vita che scorre lenta al bar in piazza.

Lungo via Cattedrale si arriva alla Chiesa Matrice, caratterizzata dal sontuoso interno barocco: oltre Porta Brindisi si prende poi Corso Vittorio Emanuele per raggiungere la piazza principale, su cui si affaccia la Chiesa del Carmine.

Il Castello Dentice di Frasso a Carovigno

Il Castello Dentice di Frasso è sicuramente tra le cose da vedere a Carovigno: fortezza di origine medievale caratterizzata dalla torre a mandorla, una delle uniche 3 in tutta la Puglia che aveva il pregio di schivare meglio i colpi dei nemici.

Divenne poi dimora nobiliare dove vissero il Conte Alfredo e la Contessa Elisabetta fino al 1961 quando il castello fu venduto per arrivare poi al Comune.

Lui era ammiraglio e uomo di mare che pensava di soffrire la lontananza dal suo elemento, ma si scelse uno studio vista mare che divenne il suo luogo confortevole: una frase sotto il suo ritratto riporta infatti mi è stato dolce abbandonare il mare.

Lei invece fu una donna molto sofferente, fu costretta ad un matrimonio combinato a 16 anni, poi divorziò e le fu pure tolto il figlio: solo dopo incontrò il Conte e si innamorarono. La frase sotto il suo ritratto riporta non c’è vittoria senza battaglia.

Oggi custodisce la Biblioteca Comunale, il Museo Civico e la storia della famiglia Dentice di Frasso, oltre ad ospitare mostre temporanee nelle sale del piano nobile.

Scoprire la tradizione della carne tra bombette e tagliate alla Braceria Pomodoro

La scoperta di un territorio passa inevitabilmente anche attraverso la sua gastronomia e dai prodotti di punta che ne raccontano la cultura: tra i ristoranti di Carovigno alla Braceria Pomodoro è possibile scoprire la tradizione della carne e delle bombette.

Iniziamo da una tartare di scottona, salumi Gentile di Martina Franca e formaggi di masserie locali per proseguire poi con le bombette, la firma della tradizione, e una tagliata di Mazuri davvero delicatissima.

Imparare a fare le orecchiette e mangiarle alla Masseria Carrone

Ci troviamo nelle campagne di Carovigno dove Carlotta ci introduce e ci racconta la storia della sua Masseria Carrone.

Si tratta di una masseria a conduzione familiare giunta alla quinta generazione che si occupa di agricoltura e allevamento (anche di bellissimi ed elegantissimi cavalli murgesi), ospitalità, ristorazione e masseria didattica.

E infatti è proprio con l’agrichef Maria che mi cimento della produzione di orecchiette e strascinati (due soli ingredienti sono necessari: farina di semola e acqua) che poi ci mangiamo per pranzo – stupenda la versione delle orecchiette con ricotta fresca!

Visitare l’area protetta di Torre Guaceto e il Centro di recupero per tartarughe marine

Per scoprire cosa vedere vicino Carovigno dobbiamo raggiungere Torre Guaceto, area naturale protetta sulla costa adriatica, l’unica in Italia insieme a Ventotene ad avere una parte marina e una terrestre.

La Torre fu costruita nel XVI secolo per difendere la costa, ma fu dimenticata fino al 1991, quando poi si è costituita l’Area Marina Protetta e Riserva Naturale dello Stato.

Si tratta di una zona protetta e di ricerca, ma è anche zona balneabile: qui l’imprenditoria è molto attenta allo sviluppo sostenibile.

Il centro di recupero per tartarughe marine

All’interno dell’area di Torre Guaceto troviamo il Centro di recupero per tartarughe marine di cui la maggior parte di queste sono state trovate spiaggiate sui lidi di questo tratto di costa: vengono curate e accudite in attesa di poter tornare a nuotare libere in mare.

Tra le varie attività da fare a Torre Guaceto abbiamo:

  • passeggiate a piedi o in bici
  • nuotate con pinne e maschere per scoprirne i fondali
  • escursioni in barca coi pescatori locali
  • visite notturne sotto il cielo stellato
  • spettacoli teatrali
  • degustazioni di prodotti locali presidio slow food come il pomodoro fiaschetto.

Imparare a fare il cacioricotta alla Masseria Correo

Continuando a scoprire cosa fare a Carovigno non possiamo non citare anche un’altra esperienza gastronomica che caratterizza questo territorio: la produzione di cacioricotta in masseria.

La Masseria Correo è un’azienda zootecnica con più di 700 capi di animali (mi sono letteralmente innamorata dei loro cavalli), masseria didattica e azienda a filiera corta e circuito chiuso che si occupa della produzione di latte e prodotti caseari.

Maria è la terza generazione che oggi porta avanti tutte le attività della masseria, compresa la produzione dei latticini: ed è proprio con lei che mi cimento nel fare il cacioricotta.

Dopo aver realizzato le forme di cacioricotta, lo saliamo e lasciamo riposare per 4 giorni, dopodiché sarà pronto per la tavola.

Scoprire la Piana degli Ulivi Monumentali e degustare l’olio

Nella lista di cose da fare a Carovigno non può mancare una tappa per dedicarsi alla visita della Piana degli Ulivi Monumentali.

Si tratta di una zona che non ha confini geografici precisi: si distende da Monopoli a Carovigno per circa 250 ettari di Parco Agrario della Riserva di Torre Guaceto all’interno dei quali troviamo circa 60 milioni di ulivi, che è bene ricordare non sono alberi ma arbusti.

Ogni ulivo ha una targhetta che lo contraddistingue e lo protegge (dal censimento del 2007) e forse non sai che per misurare l’età di un ulivo è necessario abbracciarlo: a circa 1,30 mt da terra si abbraccia la sua circonferenza e ogni apertura di braccia corrisponde a circa 100 anni.

Gli ulivi sono definiti monumentali per l’alto valore che hanno per la comunità, anzi, questi ulivi sono parte della comunità e lo si percepisce fin troppo chiaramente dal racconto che ne fa Marina di Tu in Puglia, nata e cresciuta a Carovigno:

Se ami una terra devi prendertene cura come un genitore fa con un figlio. Non puoi sgridarla continuamente: spronala, chiudi un occhio e abbi fiducia. Solo così potrà crescere.

La degustazione di olio al frantoio Macchia Grande

La scoperta degli ulivi si conclude con una degustazione di olio da fare a Carovigno al frantoio Macchia Grande, un’azienda a conduzione familiare con oltre 30 ettari di uliveto ormai convertita al biologico.

Nella degustazione sono stata guidata da Marina, super esperta di questo prodotto, che insegna che l’olio si valuta attraverso il profumo e il gusto (non la vista) per valutarne amaro e piccantezza, elementi di qualità; ossigeno e luce invece sono i peggiori nemici dell’olio.

Concedersi una cena stellata da Già sotto l’arco

Torniamo nel centro storico di Carovigno per un’altra esperienza gastronomica: concedersi una cena stellata all’osteria Già sotto l’arco, un ristorante situato al primo piano di un palazzo settecentesco frutto del lavoro e della passione di Teresa e Teodosio Buongiorno.

Chef lei, che propone una cucina elegante, stagionale e legata alla propria terra; sommelier lui, che ha selezionato personalmente più di cinquecento etichette privilegiando quelle pugliesi e occupandosi della cantina.

Davvero, ma davvero ottimo il risotto al peperone giallo, fonduta di caciocavallo e lime: delicato, elegante ma con una forte identità.

Scoprire il geosito di Torre Santa Sabina insieme a Marina di Tu in Puglia

Altra attività da fare a Carovigno è una passeggiata nel geosito di Torre Santa Sabina: si tratta di un sic, un sito di interesse comunitario.

Grazie alla guida esperta di Marina di Tu in Puglia possiamo imparare a conoscere le rocce e questo è importantissimo perché come lei stessa tiene a ricordare,

una costa senza passato è una costa senza futuro: la valorizzazione del territorio passa necessariamente dalla sua conoscenza e solo leggendo le rocce del passato possiamo scoprire cosa accadrà in futuro.

Si passeggia per circa due ore su questo tratto di costa merlata, scoprendo le lame e le dune paleolitiche di roccia sedimentaria che proteggono il mare dall’erosione; ogni tanto qua e là si scorgono i camini di erosione carsica e grotte più o meno grandi come la grotta del diavolo.

Questa è una delle attività che più consiglio nel ventaglio di opzioni su cosa fare a Carovigno perché ci troviamo proprio nel tratto di costa che Marina conosce meglio, la costa dove è cresciuta, dove da bambina faceva i tuffi nelle grotte o scopriva i fossili che queste rocce hanno custodito fino ad oggi.

Regalarsi un aperitivo a Ostuni

Tra le varie idee su cosa vedere nei dintorni di Carovigno, il suggerimento ricade inevitabilmente su Ostuni, città bianca che appare sulla strada dietro una curva e arroccata su tre colli come se si affacciasse sulla Piana degli Ulivi Millenari.

Il centro storico di Ostuni è un susseguirsi di archi, viuzze, cortili, scalette, vicoletti e torri che si inerpicano sulla collina e  portano alla Concattedrale S. Maria dell’Assunzione risalente al XV secolo caratterizzata da ben tre rosoni sulla facciata, di cui quello centrale davvero stupendo.

Oltrepassando la cattedrale arriviamo alla famosissima porta blu di Ostuni e subito affianco trovi il Borgo Antico Bistrot, perfetto per un aperitivo vista mare.

Scoprire il vitigno autoctono del brindisino, il susumaniello

Nella zona produttiva di Brindisi troviamo le Tenute Rubino, fortemente legate al territorio, alla città e al mare, elementi che qui sono imprescindibili (Brindisi infatti è città di mare).

Tra i vitigni pugliesi il susumaniello non è il più famoso e conosciuto: le Tenute Rubino già da diversi anni hanno sviluppato un progetto di recupero del vitigno autoctono del brindisino.

Mangiare il panino col polpo a Torre Canne

Spostandoci infine nella zona di Carovigno e dintorni arriviamo a Fasano, più esattamente a Torre Canne, a meno di 30 minuti in auto da Carovigno: qui ho mangiato uno dei migliori panini al polpo della mia vita!

Appena scesa di macchina un profumo delizioso mi ha inondato le narici, poi mi sono recata a La Baia, proprio sul mare, dove ho potuto seguire la preparazione del mio panino dall’inizio.

Ascolterai il polpo sfrigolare sulla brace e lo seguirai poi nell’assemblaggio del panino insieme al suo condimento di olio, aceto, limone, aglio e spezie varie (che ovviamente sono la ricetta segreta che che non vengono rivelate): davvero godurioso!

Sono più che certa che queste 11 attività da fare a Carovigno e dintorni ti abbiano incuriosito, ma ricorda che ce ne sono altre mille da scoprire per assaporare ancora meglio questo territorio!

Non so perché fossi passata solo di sfuggita a Carovigno: ora so che è una destinazione che vale il viaggio e una di quelle che consiglio tra le mie preferite per un viaggio in Puglia – soprattutto se si vuole vivere un viaggio lontano dai tracciati più turistici.

⇒ Per concludere, forse possono interessarti anche le 10 migliori cose da fare in Valle d’Itria e un itinerario di due settimane per il tuo viaggio in Puglia.

 

Questo articolo è stato realizzato in collaborazione con Puglia Promozione, Tu in Puglia Tour Operator, Dabby Bus & Tour Operator e Consorzio Albergatori di Carovigno. Come sempre le opinioni rimangono personali.

 

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Scritta da una fiorentina doc per chi arriva, chi torna e chi ci vive.

Storie, progetti e indirizzi per scoprire cosa vedere, dove mangiare (anche senza glutine e lattosio) e dormire a Firenze, e 6 destinazioni nei dintorni.

Chi sono

Giulia Maio, travel blogger dal 2015, fiorentina doc dal cuore sardo.

Mi occupo di promozione del territorio: scrivo storie e racconto progetti.

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