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Da visitare nei dintorni di Foggia: 3 luoghi che (forse) non conosci

Dic 16, 2021 | DESTINAZIONI, europa, italia, puglia

Se stai organizzando il tuo viaggio in Puglia alla ricerca di destinazioni poco turistiche ma sicuramente autentiche, allora forse stai cercando alcune tappe da visitare nei dintorni di Foggia.

I Monti della Daunia e tutto il subappennino dauno costituiscono un territorio ricco di autenticità e tradizioni, dove piccoli borghi continuano a raccontare la loro storia da secoli e secoli e dove oggi ci si dedica alla lavorazione di due importantissimi prodotti che portano in alto il nome della Daunia: l’olio da peranzana e il vino (anche spumantizzato).

Ecco 3 tappe da visitare nei dintorni di Foggia

Scopriamo quindi alcune destinazioni da visitare nei dintorni di Foggia, piccoli borghi da vedere nella provincia foggiana, in quella che un tempo era l’antica Daunia.

Per scoprire questo territorio a 360° ovviamente non mancheranno anche attività ed esperienze da fare, come visite in frantoi e degustazioni di vino e spumante.

Sito archeologico di Castel Fiorentino

Il sito archeologico di Castel Fiorentino si trova su una collinetta a meno di 10 km da Torremaggiore, comune di cui fa parte.

Gli scavi portati avanti tra il 1982 e il 2007 dall’Università di Bari e dall’École Française di Roma hanno portato alla luce soltanto tre edifici dell’antica cittadina: la torre est, la cattedrale e la domus.

Fiorentino è il luogo dove Federico II di Svevia morì. Un astronomo di corte infatti aveva predetto che Federico II sarebbe morto sub flore, ovvero in una città che contenesse nel proprio nome il termine fiore.

Per questo motivo non visitò mai Firenze, ma la profezia comunque si avverò perché morì proprio a Fiorentino.

[Se vuoi approfondire il rapporto tra Federico II di Svevia e la Puglia, scopri 5 cose da fare a Gioia del Colle, dove si trova il Castello Svevo che custodisce la storia di Federico II e Bianca Lancia.]

Torremaggiore

Seconda tappa da visitare nei dintorni di Foggia è Torremaggiore, uno dei principali comuni che costituivano la regione storica della Daunia.

Tra le cose da fare a Torremaggiore sicuramente rientra una passeggiata nel centro storico definito codacchio (deriva dal greco, vuol dire canto liturgico). Il codacchio di Torremaggiore è costituito da una strada principale e 5 vichi che la tagliano in modo trasversale.

Altra tappa del nostro itinerario a Torremaggiore è il Castello Ducale che nasce come maniero fortificato in epoca normanna e poi ampliato dai Principi de Sangro: al piano terra troviamo il Museo Civico che espone i ritrovamenti fatti a Fiorentino e tutto ciò che è stato ritrovato riguardante i Dauni, popolo di cacciatori e raccoglitori del VI sec a.C.

Proseguiamo con la visita alla piccola chiesa di Sant’Anna, una cappella aperta al culto che custodisce una rappresentazione in legno del Cristo Velato di Napoli che bruciò nel 1927. All’interno troviamo una riproduzione in cartapesta leccese sul davanti, sul retro invece quel che rimane del Cristo Bruciato.

Infine, ultima tappa a Torremaggiore è la Chiesa Madre con la Madonna del Rosario, bellissima!

Dove mangiare a Torremaggiore

Per completare la giornata in visita al paese, ecco dove mangiare a Torremaggiore.

Tra i piatti della tradizione troviamo il pancotto, un vero e proprio piatto della sopravvivenza: ne esitono mille varianti ed è preparato con pane raffermo ed erbe spontanee (solitamente cime di rapa e cicoriette).

  • Le tre volte
  • Terrazza del borgo
  • Il vicoletto, una delle migliori cene mai fatte!
  • Capolinea 60 (ottima pizza, super digeribile)

Dove dormire a Torremaggiore

Infine, dove dormire a Torremaggiore?

Sicuramente al b&b L’abbazia, una struttura ricettiva costrutita sui ruderi di un monastero intorno al quale si sviluppò l’originario nucleo di Torremaggiore.

Il b&b è gestito dai gentilissimi Rosaria e Luigi che l’hanno modernamente arredato: dispone infatti di ogni comfort, c’è tanta cura in ogni singolo dettaglio e le camere sono davvero enormi!

Lago di Lesina e Bosco Isola

Ci troviamo tra il Tavoliere delle Puglie e il promontorio del Gargano: il lago di Lesina in realtà non è un vero e proprio lago perché non è chiuso, ma ci sono due canali che lo collegano al mare.

È possibile fare un giro in barca per arrivare fino a Lesina, la cittadina affacciata sulle rive del lago meno profondo d’Italia (va infatti tra i 45-50 cm fino ai 2 mt).

Dal lago di Lesina ci spostiamo a Bosco Isola, una zona di protezione speciale dove poter fare passeggiate e trekking immersi nella natura della macchia mediterranea per arrivare fino al mare.

Cose da fare nei dintorni di Foggia

Vediamo adesso cosa fare nei dintorni di Foggia perché la provincia di Foggia ha una grande tradizione enogastronomica alle spalle, soprattutto nella produzione di olio e vino.

Degustazione di vino e visita in cantina

In questa zona si coltivano alcuni vitigni autoctoni come il Nero di Troia, il Primitivo e il Bombino Bianco da cui si ricavano vini davvero eccezionali.

Ecco quindi dove fare una degustazione di vino nelle cantine che ho avuto modo di visitare sul territorio e che portano avanti, ciascuna a modo proprio, un’idea di vino unica:

  • Cantine Sacco, nate solamente nel 2019 e portate avanti da due giovanissimi fratelli con idee molto chiare e che puntano sul Nero di Troia come prodotto identificativo: da provare l’etichetta Magis, un Nero di Troia in purezza che raccoglie la loro filosofia di voler fare sempre più e sempre meglio (Magis = di più, in latino)
  • Cantina Ariano che dal 1997 produce 13 etichette biologiche, solamente da vitigni autoctoni
  • Cantine D’Alfonso del Sordo, anch’essa punta sulla vinificazione del Nero di Troia in purezza già da inizio millennio

Degustazione di olio da peranzana

Questa del foggiano è zona di coltivazione della peranzana, una cultivar di oliva da olio e da tavola proveniente dalla Provenza che oggi viene coltivata soltanto in questa zona specifica dell’Alto Tavoliere della Puglia.

Numerose sono le azienda agricole, frantoi e oleifici che si dedicano alla produzione di olio da peranzana:

  • Oleificio Nonno Vittorio, che dal 2013 produce olio da peranzana secondo la lavorazione classica ma anche biologica
  • Frantoio Principe Paviro, una bellissima realtà nata solo nel 2019 da tre fratelli, Pasquale, Vincenzo e Roberto. Oggi ogni componente della famiglia lavora qui dando vita a una bellissima squadra che in sinergia lavora sodo, con tanta passione e dedizione (la linea di oli aromatizzati Gli amanti è davvero ottima!)
  • Frantoio Agricola De Cesare, che dal 2019 punta tutto sulla modernità e sulla tecnologia, il suo olio è quasi scientifico
  • Antico Frantoio Ametta è un frantoio attivo da più di 200 anni: oggi si trova alla sesta generazione e porta avanti la tradizione della lavorazione a presse.

Da non perdere infine anche la visita al liquorificio Carlucci Food che produce limolivo, un amaro ottenuto dalla fermentazione delle foglie di ulivo e poi affinato in scorse di arance e limoni del Gargano (ricetta medievale nobilitata da Dante che la cita nella sua Commedia), e mirinello, amaro ottenuto dalla bacca omonima non commestibile che è tipica di questa zona.

Visita alle cantine ipogee di San Severo e degustazione di spumante

Ci spostiamo a San Severo, altro comune nella Daunia per visitare alcune cantine ipogee.

Le cantine ipogee sono cantine sotterranee realizzate dall’uomo oppure riadattate da cavità e grotte naturali che si trovano nel centro storico del paese e che vengono usate per la produzione di spumante da metodo classico.

Ecco dove andare per visitare le cantine ipogee di San Severo per conoscere come avviene la spumantizzazione di vitigni autoctoni come Bombino Bianco e Nero di Troia, seguirne la produzione e quindi fare una degustazione di spumante:

  • La Cantina d’Araprì produce spumante da metodo classico dal 1979: l’azienda è stata fondata da tre amici appassionati di musica jazz e oggi è portata avanti dai rispettivi tre figli
  • Le cantine 7 campanili

Questo è sicuramente un itinerario diverso dai classici viaggi che si fanno spesso in Puglia perché punta a valorizzare un territorio meno turistico ma non per questo meno autentico.

Visitare la Puglia fuori stagione deve diventare normalità perché non dobbiamo limitarci alla stagione estiva col suo bel mare: queste destinazioni da visitare nei dintorni di Foggia vogliono essere un punto di partenza per andare alla scoperta di una Puglia diversa, diversa ma autentica.

 

Forse possono interessarti anche altre guide e itinerari di viaggio in Puglia.

 

Questo articolo è stato realizzato in collaborazione con Daunia Press Tour e Regione Puglia. Come sempre le opinioni rimangono personali.

 

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Scritta da una fiorentina doc per chi arriva, chi torna e chi ci vive.

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Chi sono

Giulia Maio, travel blogger dal 2015, fiorentina doc dal cuore sardo.

Mi occupo di promozione del territorio: scrivo storie e racconto progetti.

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