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Pozzo Sacro di Santa Cristina, il santuario nuragico da vedere in Sardegna

Giu 8, 2025 | sardegna

Le Tombe dei Giganti non si chiamano così perché i nuragici fossero grandi fisicamente. Erano le loro menti ad essere giganti“. Tra le testimonianze più significative che possiamo visitare oggi per comprendere la cultura identitaria della Sardegna e la grandezza della civiltà nuragica c’è sicuramente il Pozzo Sacro di Santa Cristina, un santuario nuragico che torno a visitare spesso per la sua autenticità e il suo silenzioso racconto.

Situato in un’area pianeggiante, non lontano dal comune di Paulilatino, da vedere vicino a Oristano, questo sito è un esempio dell’ingegneria e della spiritualità che caratterizzavano l’antica civiltà nuragica.

Quando mi chiedono le tappe che un viaggio in Sardegna deve includere secondo me, il Pozzo Sacro di Santa Cristina a Paulilatino è sempre la mia prima risposta. Che tu stia facendo un itinerario on the road in Sardegna ovest o meno, la visita al Pozzo Sacro di Santa Cristina saprà raccontarti una storia senza tempo, utile a connetterti con l’anima più autentica della Sardegna.

Antico pozzo sacro di santa cristina in pietra con un interno buio e profondo, circondato da pareti di roccia erosa dalle intemperie e da una disposizione circolare di pietre sul terreno polveroso, che evoca il mistero.

Il Pozzo Sacro, il Villaggio Nuragico e il Villaggio Cristiano

Il Parco Archeologico di Santa Cristina è un complesso che racchiude tre aree distinte. Il cuore del sito è il Pozzo Sacro, un capolavoro architettonico nuragico (XII-XI secolo a.C.). La sua struttura ipogea, con la scala d’accesso e la camera con copertura a tholos, era un tempio dedicato al culto delle acque e un sofisticato osservatorio astronomico.

La precisione costruttiva e l’ingegneria idraulica dell’antica civiltà nuragica sono qui sorprendentemente evidenti, e a tal proposito ricordo spesso la frase in apertura di questo articolo che disse Giuseppe, la guida che condusse la mia prima visita qui anni fa.

A breve distanza si trova il Villaggio Nuragico, ovvero i resti di un insediamento contemporaneo al pozzo. Comprende un nuraghe monotorre e diverse capanne circolari e quadrangolari, tra cui la Capanna delle riunioni, un edificio circolare con sedile in pietra, probabilmente usato per assemblee o cerimonie comunitarie. La visita a questo villaggio nuragico racconta uno spaccato della vita quotidiana e sociale del popolo nuragico.

Infine, la terza area del sito è costituita dal Villaggio Cristiano, che è un complesso più recente, sebbene abbia anch’esso radici antiche. Qui si trova la piccola chiesa campestre di Santa Cristina (XII-XIII secolo), da cui l’intero sito archeologico prende il nome, circondata dai muristenes o cumbessias, ovvero piccole e semplici abitazioni un tempo usate dai pellegrini durante le novene e le feste religiose. Oggi, durante i periodi di festa, come la seconda domenica di maggio quando si festeggia Santa Cristina, questo villaggio si ripopola di fedeli.

La storia del Pozzo Sacro di Santa Cristina: a cosa serviva?

Il Pozzo Sacro di Santa Cristina non è solo un monumento archeologico, ma una vera e propria macchina del tempo che ci connette con l’ingegno e la profonda spiritualità della civiltà nuragica, fiorita in Sardegna tra il Bronzo Medio e la prima Età del Ferro (circa 1600-900 a.C.). La sua costruzione, infatti, rivela una conoscenza avanzata dell’architettura e, soprattutto, dell’astronomia.

Ciò che rende questo pozzo così straordinario è la sua precisione archeoastronomica. I nuragici non lo utilizzavano solo come luogo di culto legato alle acque, ma anche come un osservatorio celeste. Durante gli equinozi di primavera e autunno (intorno al 21 marzo e 23 settembre), il sole, al suo sorgere, illumina perfettamente la scala e la camera sotterranea, proiettando una suggestiva ombra capovolta sull’acqua alla base del pozzo.

Ma l’aspetto più affascinante e misterioso è legato al Lunistizio Maggiore. Questo raro evento astronomico si verifica solo ogni 18,6 anni, quando la Luna raggiunge la sua massima declinazione rispetto all’equatore celeste. In questi momenti, la luce lunare penetra attraverso il foro all’apice della tholos (la pseudocupola del pozzo) e si riflette direttamente sullo specchio d’acqua. È un’esperienza quasi mistica, che rivela la grandezza della mente nuragica e la comprensione profonda che i nuragici avessero dei movimenti celesti, utilizzandoli probabilmente per scandire il tempo, prevedere le eclissi e orientare le proprie pratiche religiose.

Qual è la leggenda del Pozzo di Santa Cristina?

Come spesso accade con i luoghi di culto millenari, la storia ufficiale si intreccia con il folklore locale, dando vita a racconti che ne accrescono il fascino. Sempre secondo la lettura nuragica, il Pozzo di Santa Cristina è un luogo dove l’energia della Terra e quella del Cosmo convergono, creando un punto di incredibile potere.

Pare, infatti, che le acque del pozzo non fossero solo destinate a riti propiziatori o di purificazione, ma fossero anche cariche di proprietà curative e rigeneranti. Pellegrini da ogni parte dell’isola, e forse anche oltre, giungevano qui non solo per onorare le divinità acquatiche, ma anche per cercare guarigione fisica e spirituale, soprattutto in particolari momenti dell’anno, come gli equinozi o il lunistizio maggiore, quando pare che l’energia del pozzo fosse al suo apice.

Un altro aspetto della leggenda riguarda la sua connessione con un’antica divinità femminile, identificata con la figura della Dea Madre, custode della fertilità e della vita. Il pozzo, con la sua forma che ricorda un grembo materno e il suo legame con l’acqua, elemento primario, rafforzerebbe questa associazione, rendendolo un luogo sacro per la rigenerazione e la continuità della vita.

Quanto costa il biglietto per il Pozzo Sacro di Santa Cristina?

Per visitare il Pozzo Sacro di Santa Cristina e il suo parco archeologico, il sito è aperto tutti i giorni dall’8:30 fino al tramonto, permettendo un’ampia finestra per l’esplorazione con visite guidate ogni ora comprese nel prezzo del biglietto. I biglietti si acquistano direttamente in loco al costo è di 8€ per l’intero, 4€ per il ridotto e gratuito per i bambini fino a 5 anni.

La storia del Pozzo di Santa Cristina è una narrazione di scienza, fede e cultura nuragica, e una visita qui è fondamentale, secondo me, per comprendere un pezzettino in più dell’identità di questa isola magica.

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