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La Settimana Santa a Noicattaro tra Processione della Naca e crociferi

Mar 28, 2024 | DESTINAZIONI, europa, italia, puglia

Caratterizzati da una drammaturgia molto forte che dal teatro recupera anche la forma originale delle prime rappresentazioni religiose di epoca medievale, i riti della Settimana Santa a Noicattaro (BA) si presentano oggi come rito di socialità, racconto di fede ed espressione di spiritualità collettiva, nonché rivisitazione storica.

La compostezza dei crociferi, il silenzio delle processioni, statue portate a spalla tra la folla del paese, l’atmosfera intimamente raccolta e il senso di appartenenza: tanti sono gli elementi delle processioni della Settimana Santa di Noicattaro che generano curiosità.

La Settimana Santa a Noicattaro tra storia e leggenda

Quale sia l’origine dei riti della Settimana Santa di Noicattaro non è certo. Quella che ad oggi è una delle celebrazioni della Settimana Santa più suggestive in tutta Italia, affonda le sue radici tra storia e leggenda, in assenza di fonti certe.

Si dice che nel 1700 un signore spagnolo mandato di stanza a Noicattaro come rappresentante del governo spagnolo nel sud Italia non volle rinunciare alle tradizioni pasquali che era solito festeggiare in Spagna. Pare che indossò un saio nero, un cappuccio a punta, si costruì una croce in legno e fece il giro delle chiese di Noicattaro.

Non sappiamo esattamente come questa ritualità collettiva molto sentita dalla popolazione si sia sviluppata nel tempo fino ad assumere le caratteristiche che ha oggi.

Quel che è certo è che i riti della Settimana Santa a Noicattaro prendono il via il Giovedì Santo e si concludono il Sabato Santo. Vengono organizzati dalla Parrocchia di Santa Maria della Pace e dai padri agostiniani in collaborazione col Comune di Noicattaro.

Vestizione del primo crocifero

Il primo appuntamento di questa Settimana Santa nojana è la vestizione del primo crocifero, che però è un momento estremamente intimo, privato, di raccoglimento e non aperto al pubblico.

Nella stanza della confraternita del Convento agostiniano di Santa Maria della Lama avviene la vestizione del primo crocifero, colui che uscirà per primo e aprirà il corteo cittadino. Avviene qui per onorare la croce del 1713, la più antica, appesa in questa stanza.

Per poter ricoprire il ruolo di primo crocifero si fa richiesta e ci si mette in graduatoria: a volte possono passare anche 10-15 anni prima di assumere questo ruolo.

Questo è un momento molto solenne perché qui il primo crocifero, la cui identità deve rimanere segreta, si veste e si prepara con l’aiuto dei confratelli: indossa la corona di spine, la catena, il saio nero, i guanti, il cordone in vita e il cappuccio nero.

Poi si raccoglie in preghiera prima di uscire.

Accensione del falò e corteo cittadino: l’inizio della Settimana Santa a Noicattaro

Alle 19:30 del Giovedì Santo prende ufficialmente il via la Settimana Santa di Noicattaro e tutta la ritualità collettiva che questa porta con sé. Sul sagrato della Chiesa della Madonna della Lama Don Vito accende e benedice il grande falò cha farà da sfondo a tutto il programma di eventi.

I suoi ceppi di legna, raccolti nell’arco dell’intero anno da tutta la comunità, continueranno a bruciare fino alla loro completa estinzione.

Non appena il falò prende vita, esce il primo crocifero per dare il via al corteo cittadino. Seguono immediatamente dopo i bambini con fiaccole e trozzue (in diletto, raganelle) che simulano il rumore della folla dei pretoriani che hanno accompagnato Gesù alla condanna.

La croce non viene mai poggiata a terra ma sempre portata in spalla: in questo modo i crociferi entrano in simbiosi con Cristo, condividendo con questo la fatica della croce.

A seguire il primo crocifero escono poi tutti gli altri incappucciati a circa 30 minuti di distanza l’uno dall’altro. Assorti nel silenzio dell’espiazione e coperti dal loro saio e dal cappuccio nero che ne protegge l’identità, attraversano scalzi le vie del paese con la croce in spalla e la catena legata alla caviglia che ne scandisce il ritmo lento.

Prende vita così il corteo cittadino: ciascun crocifero raggiunge le chiese di Noicattaro dove si dà disciplina fustigandosi con la catena che porta legata alla caviglia prima di riprendere la processione.

Processione della Naca

Il Venerdì Santo alle 20, con le braci del falò ancora fumanti, inizia la Processione della Naca dalla Chiesa Madonna della Lama. Si tratta della processione del Cristo morto e deposto dalla Croce che in una culla (in dialetto, la naca) portata a spalla viene portato a passo lento e alternato con andatura cullante appunto.

Tutta la comunità nojana prende parte alla processione che si svolge nel completo silenzio e nel buio totale, per le strade o sui balconi. Per le vie di Noicattaro ci sono soltanto i ceri rossi accesi sui balconi e sulle finestre delle case, simbolo di partecipazione al dolore straziante per la morte di Gesù.

La naca raggiunge intorno alla mezzanotte la Chiesa Santa Maria della Pace, preceduta dai crociferi. Qui i crociferi posano le loro croci che i fedeli radunati attorno vanno momentaneamente a sostenere. In questo modo portano simbolicamente “il peso della croce” al posto dei crociferi.

Dopodiché la naca fa il suo ingresso in Chiesa Madre da dove inizia la processione successiva.

Processione dell’Addolorata

Alle 2 della notte tra il Venerdì e il Sabato Santo inizia la Processione dell’Addolorata dalla Chiesa Santa Maria della Pace.

In paese si spenge completamente l’illuminazione: solo la Luna e il lieve riverbero dei ceri rossi sui balconi illuminano le strade.

La statua settecentesca dall’espressione toccante dell’Addolorata viene portata in processione circondata dai crociferi con le loro catene legate alla caviglia che risuonano nella notte e dalle donne velate in segno di lutto. Attraversa così il paese toccando tutte le chiese di Noicattaro (Chiesa Madre, Chiesa del Carmine, Chiesa dell’Annunziata, Chiesa dei Cappuccini, Chiesa Immacolata e la Chiesa della Lama) in cerca del figlio perduto.

Solo all’alba, dopo aver vagato tutta la notte, si conclude il percorso dell’Addolorata.

Processione dei Misteri, l’ultima processione della Settimana Santa a Noicattaro

Infine, l’ultima processione che chiude i riti della Settimana Santa a Noicattaro è la Processione dei Misteri che avviene il Sabato Santo alle 15.

Dalla Chiesa Madonna della Lama inizia questa ultima processione, manifestazione della passione di Cristo con tutti i personaggi che lo seguono sfilando in una composta ma lunghissima rappresentazione e terminando in serata.

settimana santa noicattaro

I riti della Settimana Santa a Noicattaro sono tra le più suggestive rappresentazioni della Settimana Santa su tutto il territorio nazionale, e oltre. Ogni anno sono numerosi i curiosi e i viaggiatori che arrivano a Noicattaro, anche dai paesi vicini, per assistere e toccare con mano e col cuore tutte le processioni in programma.

Seguendo i crociferi per le strade, partecipando in silenzio e con emozione al rito collettivo della comunità nojana. E questa è esattamente l’unica cosa che si può fare per comprendere fino in fondo quanto siano radicati questi riti e questi sentimenti di collettività, spiritualità e partecipazione commossa: andare a Noicattaro.

Perché come ha detto l’ex sindaca di Noicattaro, Rita Tagarelli, durante l’intervista che ci ha rilasciato:

La Settimana Santa non si racconta coi documenti. Si vive e si racconta così, come stiamo facendo noi. Chi volesse capire davvero cosa è per noi la Settimana Santa, deve venire qui.

Rita Tagarelli, ex sindaca di Noicattaro dal 1990 al 1992.

 

Questo articolo rientra nell’ambito del progetto “Priscio di Puglia”. Il reportage durante la Settimana Santa a Noicattaro è stato realizzato in collaborazione con il Comune di Noicattaro, le parrocchie e i Padri Agostiniani di Noicattaro. 

 

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Giulia Maio, travel blogger dal 2015, fiorentina doc dal cuore sardo.

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