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Musei fiorentini: la guida completa dei musei a Firenze

Mar 27, 2024 | cosa vedere e fare, FIRENZE, TOSCANA

Una guida ai musei fiorentini è quello che ci vuole per muoversi all’interno del grande mondo museale che Firenze ha da offrire.

Ho scelto di individuare i musei da non perdere a Firenze e che quindi per me sono imprescindibili. Per ciascun museo troverai una selezione di 3 opere che possono incuriosirti e spingerti a visitare quel museo.

Successivamente troverai tutte le informazioni utili sui principali musei a Firenze, su quanto costano i musei a Firenze e dove comprare i biglietti per i musei fiorentini e concluderemo scoprendo infine quali sono i musei gratis a Firenze.

Se poi vorrai approfondire la scoperta della mia città attraverso gli occhi di una super local non perdere la mia guida d’autore su Firenze & Dintorni in formato pdf.

musei fiorentini, gli uffizi

Guida ai musei fiorentini: i musei da non perdere

Ho deciso di raccontare i musei fiorentini in questa guida completa perché se ti stai chiedendo quanti musei ci sono a Firenze, per elencarli tutti ci vorrebbe qualche ora! In questa ottica cerco di aiutarti a capire quale scegliere.

Il sistema museale fiorentino è davvero ricco e comprende musei di diversi gestione, ci sono infatti quelli:

  • statali
  • gestiti dalla Regione Toscana
  • provinciali
  • civici, gestiti da MUSE Firenze per il Comune
  • universitari
  • religiosi
  • privati

Dopo la selezione dei 3 musei da non perdere, troverai poi una panoramica generale dei principali musei fiorentini, scopriremo le opere d’arte che è possibile ammirare al di fuori degli spazi istituzionali e chiuderemo coi musei gratis da vedere a Firenze.

Per concludere vedremo anche come e dove acquistare i biglietti per i principali musei a Firenze.

Gli Uffizi

Gli Uffizi sono una tappa imprescindibile di Firenze, considerato tra i musei più belli del mondo. Le sale allestite in ordine cronologico ti permettono di ammirare le opere di maggiore spicco di ciascuna città ed epoca.

Dalle sculture di epoca romana, passando per il Medioevo con Giotto e soffermandoci sull’immensa collezione rinascimentale di artisti come Botticelli, Raffaello e Michelangelo sembrerà di compiere un viaggio nel tempo attraverso l’immenso patrimonio di opere d’arte che il nostro paese offre.

Le opere consigliate

  • Madonna di Ognissanti di Giotto, 1310 circa – Sala 2 Il Duecento e Giotto

Il tema della Maestà – o Madonna in trono con Bambino e angeli- era stato uno dei temi più diffusi durante il Medioevo. Nella sala, infatti, è possibile ammirare e confrontare l’opera di Giotto con quelle precedenti del Maestro Cimabue e Duccio di Buoninsegna.

Giotto riprende da questi ultimi la tradizione del fondo oro e la “prospettiva gerarchica” che prevedeva la raffigurazione dei personaggi  più importanti – Madonna e Bambino- di dimensioni maggiori rispetto agli altri.

Allo stesso tempo, però, si differenzia da questi ultimi introducendo la tridimensionalità dello spazio compositivo (in particolare del trono), e dando maggiore volume ai corpi e una maggiore espressività ai volti che appaiono più umani e soprattutto diversi l’uno dall’altro.

  • Nascita di Venere di Sandro Botticelli, 1485 c. – Sala 10-14 Botticelli

L’opera raffigura Venere – dea della bellezza e dell’amore- che, spinta dai due venti Zefiro e Aura, giunge sull’isola di Cipro, dove viene accolta da Flora che le sta porgendo un manto per coprirsi.

La Venere di Botticelli è considerata da sempre l’ideale della perfetta bellezza femminile nell’arte, ma la sua raffigurazione presenta degli “errori”. Il braccio sinistro, infatti,  assume una conformazione anatomicamente parlando impossibile, così come il collo risulta essere troppo lungo in proporzione alla piccola testa e alla grande massa di capelli con la quale sta coprendo le sue nudità.

  • Giuditta decapita Oloferne di Artemisia Gentileschi, 1620 c. -Sala 90 Caravaggio

Artemisia Gentileschi è una delle poche pittrice ad essersi distinte in un’epoca in cui gli uomini dominavano la scena artistica. Influenzata dalla pittura di Caravaggio riprende lo sfondo nero e i giochi di luci, oltre alla scelta di inserire spesso il proprio autoritratto per raffigurare i personaggi dei suoi quadri- come in quest’opera.

Artemisia raffigura l’episodio biblico in modo atipico rispetto agli artisti dei suoi tempi: sceglie infatti di rappresentare il momento esatto della decapitazione rispetto al momento successivo della fuga delle due donne.

La scelta non è casuale, poiché la violenza espressa nell’opera simboleggia il desiderio di rivalsa della donna, che pochi anni prima era stata violentata da Agostino Tassi, un collaboratore del padre.

Quanto costa e dove comprare il biglietto per gli Uffizi? (Ti consiglio di acquistare il cumulativo che ti dà accesso anche a Palazzo Pitti e al Giardino di Boboli e Bobolino.)

Se vuoi visitare il Corridoio Vasariano dovrai portare ancora un pò di pazienza perché negli ultimi anni è stato chiuso al pubblico per permette il lavoro di restauro e dovrebbe riaprire proprio in questo 2024!

musei fiorentini, gli uffizi

La Galleria dell’Accademia

La Galleria dell’Accademia è il museo che ospita il maggior numero di opere al mondo di Michelangelo, tra cui il protagonista assoluto – il David.

All’interno della Galleria troviamo anche la gipsoteca dello scultore Lorenzo Bartolini – qui trasferita in seguito all’alluvione dell’Arno del 1966 – una cospicua collezione di opere pittoriche a fondo oro e per gli amanti della musica il Museo degli strumenti musicali.

Le opere consigliate

  • David di Michelangelo, 1501-1504

Se la Venere di Botticelli rappresenta l’ideale di bellezza femminile in arte, il David di Michelangelo è il corrispettivo maschile in scultura. L’opera fu realizzata partendo da un enorme blocco di marmo manomesso in precedenza, uno svantaggio dal quale Michelangelo seppe ricavare una scultura eccezionale.

Anche il David, però, presenta degli “errori”: la testa e le gambe risultano essere sproporzionate rispetto al corpo. Per questo motivo sia l’originale che le due copie – davanti Palazzo Vecchio e al Piazzale Michelangelo – non sono ad altezza d’uomo, ma rialzati per fornire una visuale dal basso verso l’alto che nasconda tale sproporzione.

  • I Prigioni di Michelangelo, 1513-1530 ca.

I Prigioni sono un gruppo di sei statue – 4 conservate nella Galleria e 2 al Louvre – realizzate da Michelangelo per la tomba del Pontefice Giulio II. E’ interessante vedere come questi schiavi, totalmente diversi  dalla perfezione del David, ci appaiano quasi come delle figure mostruose che lottano con fatica per uscire dal marmo- di cui sembrano appunto essere prigionieri- a causa del loro stato di “non-finito”.

Questa differenza di stile rispetto alle opere precedenti di Michelangelo ha messo in dubbio a lungo la loro paternità.

  • Il ratto delle Sabine di Giambologna, 1574-1580

Nella Sala del Colosso è possibile ammirare il modello in terra cruda del “Ratto delle Sabine” che ritroviamo in marmo nella Loggia dei Lanzi in Piazza della Signoria.

L’opera ha una duplice interpretazione: da un lato rappresenta l’episodio dell’antica storia romana da cui prende il titolo; dall’altra raffigura le tre età della vita. L’uomo più anziano è sovrastato da un giovane, il quale regge una ragazza, a sua volta più giovane di lui, rappresentando, quindi, l’ inevitabile scorrere della giovinezza e del tempo.

Quanto costa il biglietto di ingresso per l’Accademia?

musei fiorentini, la galleria dell'accademia

Il Museo del Bargello

Il Bargello è uno dei musei più interessanti di Firenze, non solo per la collezione di statue rinascimentali tra le più notevoli al mondo, possiamo infatti ammirare le opere di Donatello, Michelangelo, Cellini, ma anche per la storia del museo stesso.

Questo, infatti, prima di ospitare la vasta collezione di opere d’arte, era stato adibito a carcere dal duca Cosimo I de’ Medici.

Le opere consigliate

  • Il sacrificio di Isacco di Filippo Brunelleschi, 1401 – Salone di Donatello e scultura del 1400

Nella sala possiamo ammirare e confrontare le due famose formelle rappresentanti la scena biblica del Sacrificio di Isacco di Brunelleschi e Ghiberti.

Brunelleschi sceglie di rappresentare il momento preciso in cui Abramo sta per sacrificare Isacco e l’angelo interviene bloccandogli la mano, dando così maggiore vivezza, pathos e drammaticità alla scena. Ghiberti, invece, raffigura l’episodio in modo più lento e raffinato, scegliendo l’attimo che precede il momento principale.

La formella del Ghiberti è considerata la vincitrice del concorso bandito nel 1401 dall’Arte dei Mercanti per la realizzazione della porta Nord del Battistero, ma non tutti sanno che, in realtà, i due lavori piacquero talmente tanto da creare indecisione nella proclamazione del vincitore.

Fu Brunelleschi che, scegliendo di andare a Roma per approfondire gli studi sulla prospettiva, lasciò la vittoria a Ghiberti.

  • David di Donatello, 1440 ca. – Salone di Donatello e scultura del 1400

Il David è l’opera più celebre di Donatello e allo stesso tempo l’emblema del Quattrocento italiano. Il protagonista è rappresentato come un giovane fanciullo dal volto delicato che ricorda una divinità greca, sebbene l’opera si discosti fortemente dalla tradizione classica.

Il David è raffigurato in un atteggiamento pensoso che contrasta con l’innaturale postura del corpo- che risulta fiera della vittoria su Golia. E’ interessante sapere che il David di Donatello è la prima scultura di un nudo – libera da elementi architettonici – rappresentata dai tempi dell’antica Roma.

  • Dama col mazzolino di Andrea del Verrocchio, 1475 ca.

L’opera del Verrocchio risulta essere estremamente innovativa per la scultura italiana dell’epoca. La novità consiste nella scelta da parte dell’artista di raffigurare la donna a metà busto, prestando particolare attenzione ai dettagli dell’abito, dell’acconciatura, ma soprattutto raffigurandole le mani con estremo realismo mentre stringono al petto il mazzolino di fiori.

Una scelta che rappresenta una novità nel campo della scultura, ma che proviene dalla pittura.

Quanto costa il biglietto del Bargello?

  • Prezzo del biglietto intero: € 10
  • Biglietto ridotto: € 5 (qui trovi maggiori informazioni)
  • Entrata gratuita: la prima domenica del mese in occasione dell’iniziativa ministeriale #domenicaalmuseo

Altrimenti ti consiglio il biglietto cumulativo a €18 che è valido per 72 ore e ti permette di accedere anche alle Cappelle Medicee, Palazzo Davanzati, Orsanmichele e Casa Martelli).

musei fiorentini, il bargello

I musei di Firenze

Se vuoi conoscere Firenze e tutto il suo patrimonio artistico allora non è sufficiente visitare gli imperdibili che ti abbiamo appena raccontato, ma ci sono tanti altri musei fiorentini che devi visitare – sarebbe impossibile elencarli tutti quindi ti proponiamo i principali.

Inoltre, come ben sappiamo, Firenze è la culla del Rinascimento italiano, ma ospita anche musei di arte contemporanea e altre forme di arte che costituiscono una tappa imperdibile in città a seconda dei gusti personali.

guida firenze pdf

Museo dell’Opera del Duomo

Il Museo dell’Opera del Duomo conserva le sculture originali che decorano il complesso del Duomo, del Battistero e del Campanile di Giotto.

E’ un museo che va assolutamente visitato per poter apprezzare al meglio le decorazioni del complesso di Santa Maria del Fiore, altrimenti impossibili da osservare ad occhio nudo. Il museo, inoltre, presenta un terrazzo dal quale è possibile ammirare, a pochissima distanza, la bellezza della Cupola del Brunelleschi.

Museo di Palazzo Vecchio

Simbolo del potere civile della città di Firenze, il Museo di Palazzo Vecchio racconta la storia del potere comunale. Con il biglietto aggiuntivo si accede anche al camminamento esterno e alla Torre di Arnolfo.

Sul sito ufficiale trovi le tariffe e gli orari di apertura che variano da stagione a stagione.

Non dimenticare che se sei residente nell’area metropolitana hai l’accesso gratuito la prima domenica del mese in occasione dell’iniziativa Domenica metropolitana.

Tra i musei civici fiorentini gestiti dal Muse Firenze ci sono anche il Complesso di Santa Maria Novella, la Cappella Brancacci e Palazzo Medici Riccardi: sul sito ufficiale trovi prezzi dei biglietti e orari di apertura.

Museo del Novecento

Inaugurato solo nel 2014, il museo è completamente dedicato all’arte del XX° secolo e ospita opere provenienti da collezioni civiche. Il focus importante di questo museo è sull’arte italiana della prima metà del secolo.

HZERO Museum, il museo che racconta l’impresa ferroviaria

Dietro piazza Santa Maria Novella troviamo un nuovo museo, aperto da maggio 2022, che vuole essere un’alternativa originale e unica nel panorama dei musei a Firenze.

Il museo HZERO si trova nei locali dell’ex Cinema Ariston di Firenze dove un plastico di dimensioni notevoli (ben 280 mq) racconta un mondo fantasioso e immaginifico in cui troviamo scene di vita quotidiana e personaggi indipendenti tra loro ma in grado di funzionare perfettamente nella narrazione d’insieme.

Perfetto per grandi e piccini che vogliono imparare a scoprire l’universo del treno in tutte le sue sfumature approfittando di questa esperienza immersiva che il museo offre – anche attraverso eventi e laboratori formativi in programma.

⇒ Se ti incuriosisce particolarmente questa opzione, scopri di più sul museo HZERO a Firenze, non solo un plastico ferroviario.

musei a firenze: HZERO Museum

Palazzo Strozzi

La Fondazione Palazzo Strozzi organizza mostre ed eventi di arte contemporanea all’interno di questo palazzo storico, nel centro di FirenzeSul sito tutti i dettagli delle mostre e i prezzi del biglietto.

Palazzo Pitti

L’interno di Palazzo Pitti ospita diversi musei in quella che è stata la reggia di tre dinastie e scenario di vita pubblica e privata. Il Palazzo ha un ruolo importantissimo all’interno del grande patrimonio culturale – sapevi per esempio, che il genere dell’opera lirica nasce proprio qui? La prima opera lirica della storia fu messa in scena nel 1600 nel cortile interno di Palazzo Pitti.

È innegabile quindi il grande valore artistico di questo palazzo. Al suo interno trovi diverse collezioni:

  • Galleria Palatina
  • Galleria d’Arte Moderna
  • Tesoro dei Granduchi
  • Museo della Moda e del Costume
  • gli Appartamenti Imperiali e Reali.

Il museo di Palazzo Pitti è gestito dalle Gallerie degli Uffizi per cui ti consiglio di acquistare il biglietto cumulativo, altrimenti il biglietto intero costa € 16 (consulta il sito per maggiori informazioni).

musei fiorentini, palazzo pitti

Le opere d’arte da non perdere al di fuori dei musei fiorentini

La cosa bella è che puoi conoscere Firenze e tutto il suo patrimonio artistico non solo all’interno degli spazi istituzionali dei musei statali a Firenze.

La città infatti è un museo a cielo aperto, basta girare a piedi per rimanere affascinati dall’eredità artistica che ci è stata largamente lasciata. E per nostra immensa fortuna abbiamo la possibilità di ammirare le opere dei grandi artisti anche in altri spazi esterni.

In modo particolare ti segnaliamo:

  • le due cappelle affrescate da Giotto nella Basilica di Santa Croce, la Cappella Bardi e la Cappella Peruzzi
  • le sculture posizionate all’esterno della Chiesa di Orsanmichele firmate da artisti quali Ghiberti, Donatello, Brunelleschi, Andrea del Verrocchio e altri
  • la Loggia dei Lanzi, in piazza della Signoria, che accoglie per esempio il Perseo di Benvenuto Cellini (qui sotto a sinistra) e il Ratto delle Sabine del Giambologna (sotto a destra).

Musei gratis a Firenze (o quasi)

Come si dice last but not least, ti segnalo che puoi visitare anche alcuni musei gratis a Firenze e godere di opere d’arte senza spendere un centesimo. Vediamo i principali tra i musei fiorentini gratis.

guida firenze pdf

Opificio delle Pietre Dure e Museo Archeologico Nazionale

Se hai visitato gli Uffizi non gettare via il tuo biglietto perché nei cinque giorni successivi alla tua visita potrai entrare gratuitamente all’Opificio delle Pietre Dure e al Museo Archeologico Nazionale.

Chiesa e Museo di Orsanmichele

Il Museo di Orsanmichele costituisce un luogo unico perché fu costruito dalle Arti liberali che resero grande Firenze e che proprio in questo museo sono oggi rappresentate.

Dal secondo piano, inoltre, si gode di una vista pazzesca su Firenze.

Il biglietto costa solo €4 ed è aperto martedì mattina e sabato pomeriggio – consulta sul sito ufficiale gli orari di apertura.

Casa Martelli

Questa casa museo ad ingresso gratuito costituisce un vero gioiello nel patrimonio artistico fiorentino perché non è figlia di una ricostruzione storica ma bensì il risultato della stratificazione secolare della vita della famiglia Martelli, una delle più importanti e antiche famiglie fiorentine.

Visita il sito per gli orari di apertura.

I tre Cenacoli di Andrea del Sarto, del Ghirlandaio e di Andrea del Castagno

Questi grandi artisti hanno realizzato tre versioni diverse del Cenacolo che sono state realizzate in tre diversi luoghi e sono accessibili gratuitamente. Rispettivamente si trovano:

  • a San Salvi 
  • a fianco della chiesa di Ognissanti
  • nel convento di Sant’Apollonia.

 

Se ti interessano le attrazioni gratuite in città, scopri anche cosa vedere a Firenze gratis e tutti gli indirizzi imperdibili.

Spero di averti dato in questa guida ai musei fiorentini indicazioni valide per capire come visitare i musei fiorentini, orientarti al meglio tra i numerosi musei che la città offre ed avere informazioni utili per acquistare i biglietti per i musei a Firenze.

Quale di questi musei ti incuriosisce di più? Oppure vorresti consigliare un altro museo che non ho citato? Fallo nei commenti per dare il tuo contributo a questa guida ai musei fiorentini 🙂

 

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Scritta da una fiorentina doc per chi arriva, chi torna e chi ci vive.

Storie, progetti e indirizzi per scoprire cosa vedere, dove mangiare (anche senza glutine e lattosio) e dormire a Firenze, e 6 destinazioni nei dintorni.

Chi sono

Giulia Maio, travel blogger dal 2015, fiorentina doc dal cuore sardo.

Mi occupo di promozione del territorio, italiano ed estero.

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