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Cosa vedere in Casentino

Ott 24, 2021 | arezzo, DESTINAZIONI, europa, italia, TOSCANA

Se stai organizzando un bel weekend nella natura nella valle del Casentino, allora probabilmente ti sarà utile questa guida su cosa vedere nel Casentino, appunto.

Dai sentieri di trekking nella foresta ai borghi medievali nella provincia di Arezzo andiamo alla scoperta del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.

Dove si trova il Casentino? Il Casentino è una delle quattro vallate della provincia di Arezzo, quella più settentrionale che arriva fino al confine con l’Emilia Romagna.

Il Parco che prende il suo nome è stato istituito nel 1993 ed è situato sull’Appennino Tosco-romagnolo.

cosa fare in casentino

Cosa vedere in Casentino: dai borghi medievali alle foreste di faggi e abeti

Borghi medievali, sentieri di trekking, monti e foreste, edifici religiosi e santuari: queste sono solo alcune delle cose da vedere nel Casentino.

Escursione sul Monte Penna

Il Monte Penna si sviluppa a cavallo tra Toscana, Liguria ed Emilia Romagna e raggiunge i 1700 metri di altezza. Ci sono quindi diversi sentieri che permettono di raggiungere i crinali e godere delle viste mozzafiato su tutta la vallata intorno.

Nella zona del Casentino il sentiero parte poco sopra il paese di Badia Prataglia, località del comune di Poppi, si inserisce nel bosco e raggiunge la cima del crinale dopo circa 30 minuti di passeggiata.

È possibile svolgere questa escursione nel Casentino a piedi o anche in bicicletta.

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Santuario francescano della Verna

Il Santuario della Verna si trova sull’Appennino toscano e custodisce numerosi tesori culturali e spirituali.

In questo edificio religioso infatti

nell’estate del 1224 San Francesco si ritirò sul monte della Verna per i suoi consueti periodi di silenzio e preghiera. Durante la sua permanenza chiese a Dio di poter partecipare con tutto il suo essere alla Passione di Cristo, mistero di amore e dolore. Il Signore lo ascoltò e gli apparve sotto forma di serafino crocifisso lasciandogli in dono i sigilli della sua passione. Francesco divenne così anche esteriormente immagine di Cristo al quale già con il cuore e la vita tanto assomigliava.

dal sito web del Santuario della Verna

È quindi una destinazione molto rinomata in zona e uno dei centri del culto francescano, vicino a Chiusi della Verna.

Eremo di Camaldoli

L’eremo di Camaldoli è un edificio religioso di culto cattolico che si trova a Camaldoli, comunità religiosa nel comune di Poppi, all’interno del Parco delle Foreste Casentinesi.

Per scoprire dove si trova Camaldoli e il suo Eremo basta addentrarsi nel Parco e muoversi dal paese di Poppi: si trova infatti a poco più di 40 km da Arezzo e poco oltre il doppio da Forlì – siamo infatti vicinissimi al confine con l’Emilia Romagna.

Castello di Poppi

Poppi è uno dei borghi del Casentino da visitare quando si viene in questa zona ed è inserito anche nell’elenco dei borghi più belli d’Italia.

Da non perdere è il Castello di Poppi, nel quale soggiornò per qualche anno anche Dante ospitato dalla famiglia dei Conti Guidi e qui scrisse una parte della sua Commedia.

Ha un’interessante forma ad “L”, ed oggi nei suoi saloni vengono ospitate numerose mostre di arte e convegni di varia natura.

Buca delle Fate

La Buca delle Fate è una delle cavità naturali più importanti dell’intero Parco.

Si trova a Badia Prataglia, località del comune di Poppi, e si inoltra nella montagna per circa 70 metri di lunghezza e 5 metri di dislivello. Questa grotta si è formata per i movimenti che ha avuto la montagna nel corso del tempo.

Essendo molto nascosta sono nate molte leggendo intorno ad essa che la ritengono essere abitata da fate appunto, che l’hanno scelta per tenersi al riparo da occhi e curiosità umana.

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Pieve di Romena

La Pieve di San Pietro a Romena si trova a metà strada tra l’Eremo di Camaldoli e il Santuario della Verna ed è da quasi 900 anni punto di riferimento e rifugio per i pellegrini in viaggio verso Roma.

In questa valle intrisa di spiritualità trova la sua collocazione anche questa piccola pieve, situata su una collina che si affacciata su tutta la vallata.

Cosa mangiare in Casentino

Una merenda gustosa: la schiacciata coi porcini della Consuma

La tappa da fare per una merenda gustosa è senza alcun dubbio la schiacciata coi funghi porcini dello Chalet Il Valico, sulla strada della Consuma.

È una tappa che in tanti fanno, sia venendo da Firenze ma anche da Arezzo, perché nonostante la strada sia tutte curve, questa schiacciata merita davvero il podio delle schiacciate più buone del mondo!

Il ristorante da non perdere

Il ristorante che devi assolutamente provare e di cui tutti parlano molto bene si chiama Il Capanno, a Badia Prataglia, una località del comune di Poppi (AR).

Il Capanno è perfetto per assaporare piatti tipici casentinesi: offre infatti una vasta gamma di opzioni, tutte caratterizzate da una cucina casalinga e gustosa.

Altra opzione da non perdere è il ristorante Da Loris: prova i tortelli di patate alla nana, pazzeschi!

Dove dormire in Casentino

Organizzando un bel weekend alla scoperta del Casentino e delle terre casentinesi probabilmente avrai bisogno di un consiglio su dove alloggiare in Casentino.

  • Il Rifugio Escursionistico Casanova si trova a Badia Prataglia, nel comune di Poppi, provincia di Arezzo.

È sicuramente una delle migliori opzioni su dove dormire in Casentino perché si trova nel cuore del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi e quindi in posizione strategica per raggiungere nel minor tempo possibile tutte le località incluse in questa guida.

  • L’altra opzione di alloggio è l’agriturismo Risalpiano, a Pelago, ai piedi del passo della Consuma.

Si tratta di un agriturismo con piscina vicino Firenze e alle porte del Casentino, quindi perfetto se vuoi rimanere a metà strada tra il capoluogo toscano e le foreste casentinesi.

È un’oasi di pace e serenità creata con tanta cura e passione da Valentina e da sua mamma che qui gestiscono anche il ristorante che propone un menù attento alla stagionalità, consapevole e super locale: i prodotti arrivano infatti da produttori locali e a km zero.

E che dire poi delle camere, spaziosissime e lumonise, ciascuna dedicata ad una pianta diversa di cui riporta nei colori e nell’arredamento le caratteristiche principali?

 

Per concludere, forse possono interessarti anche: guide e itinerari di viaggio in Toscana.

 

Guida pdf

Scritta da una fiorentina doc per chi arriva, chi torna e chi ci vive.

Storie, progetti e indirizzi per scoprire cosa vedere, dove mangiare (anche senza glutine e lattosio) e dormire a Firenze, e 6 destinazioni nei dintorni.

Chi sono

Giulia Maio, travel blogger dal 2015, fiorentina doc dal cuore sardo.

Mi occupo di promozione del territorio, italiano ed estero.

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