A fine aprile sono stata contattata da HomeExchange, una piattaforma di scambio casa, per provare il servizio. Lo ammetto, non ne avevo mai sentito parlare, non ne conoscevo il funzionamento e neanche conoscevo persone che l’avessero già provata. Un’incognita totale.
Quando poi mi è stato spiegato il funzionamento e i principi che stanno alla base della community e del servizio, ne sono rimasta subito incuriosita. E adesso vi spiego perché ho accettato la proposta e perché ho scelto HomeExchange.
I valori di HomeExchange
Quello che salta subito all’occhio, ancor prima del funzionamento del servizio, sono i valori che ne stanno alla base. Valori condivisi dagli utenti, che puntano a fare in modo che il viaggiatore viva un’esperienza di viaggio, e non solo una semplice vacanza.
Perché ho scelto HomeExchange: lo slow tourism, l’accoglienza e la condivisione
Lo slow tourism è una bellissima espressione che esprime un modo di viaggiare lento per r-allentare la tensione. È un modo di viaggiare che ti mette a contatto coi local, che ti porta a vivere una vita come gli abitanti del posto, seppur per un periodo ristretto. L’obiettivo del turismo lento è permettere al viaggiatore di fare esperienza del territorio che visita, rispettandone la cultura, l’ambiente e le persone, e soprattutto dandogli valore.
Grazie al contatto diretto tra host e viaggiatore, HomeExchange dà proprio questa possibilità. L’host condivide il proprio territorio col viaggiatore, magari dandogli informazioni preziose, organizzando un’attività da fare insieme, o semplicemente parlandosi.
Strettamente collegata al concetto di turismo lento, l’accoglienza è ciò che noterete subito al vostro arrivo. Può assumere varie forme, che sia un bel sorriso, un abbraccio caloroso, un cesto di frutta, o due bottiglie di mirto e limoncello.
La community di HomeExchange
Il valore aggiunto di questo servizio è senza dubbio la community. Gli utenti di HomeExchange sono persone che si iscrivono per mettere a disposizione dei viaggiatori le loro case, per accoglierli e aiutarli a vivere la loro città in modo autentico, proprio come un local.
Infatti gli host non traggono guadagno dagli scambi effettuati tramite HomeExchange perché, come spiego meglio qualche paragrafo sotto, ogni casa viene valutata e pagata in Guest Points. Quindi l’host che si iscrive alla piattaforma non è animato dalla voglia di guadagno, ma semplicemente dal piacere nel condividere la propria casa con altri viaggiatori aiutandoli a vivere un’esperienza genuina e a stretto contatto con le persone.
E questo è veramente il valore aggiunto perché l’host desidera fortemente che il viaggiatore si trovi bene, che si senta accolto e che lo possa considerare un punto di riferimento da contattare in ogni momento per qualsiasi necessità.
Perché ho scelto HomeExchange: incontrare belle persone
Vi ricordate quando all’inizio ho detto che ad aprile sono stata contattata da HomeExchange?
Ecco, la persona che mi aveva cercata in rappresentanza di HomeExchange è Christelle, che a quel tempo si occupava proprio di organizzare collaborazioni con blogger come me per far conoscere il servizio.
Quando dico che il punto forte di questa piattaforma è la community, lo intendo davvero, non tanto per scrivere. Perché è successa una cosa che lo dimostra perfettamente. Infatti una settimana prima di partire per Siviglia, mi arriva un messaggio da Christelle (che nel frattempo aveva cambiato lavoro):
Ciao Giulia, come stai? Settimana prossima sarò a Siviglia anche io, ti va se ci vediamo per una cerveza?
Inutile dirvi che ci siamo viste ad Alameda de Hércules, esattamente lì dove scorre la vita sivigliana, abbiamo scoperto di aver preso casa praticamente ad una strada di distanza, abbiamo bevuto una clarita – birra allungata con succo di limone che la rende più vivace e dissetante (grazie Christelle per questa scoperta!), e abbiamo parlato per due ore non-stop di vita passata, di lavoro, di studi, e soprattutto di progetti futuri.
Sono esattamente questi incontri nati per caso che rendono il viaggiare così speciale per me, che lo arricchiscono e lo rendono indispensabile. Credo che alla fine sia proprio questo il senso di viaggiare, andare, scoprire un luogo, una cultura, ma soprattutto le persone. Sono le persone che fanno la differenza.
E grazie ad HomeExchange potrete incontrare belle persone che renderanno i vostri viaggi un momento di condivisione pura: questo è uno dei motivi per cui ho scelto HomeExchange.
La mia esperienza con HomeExchange a Siviglia
Sono arrivata a Siviglia in una mattina di ottobre, pronta per andare alla scoperta di questa città (e dell’Andalusia).
La casa che ho scelto si trova nel quartiere della Macarena, in centro città. Abbastanza vicina al pieno centro dove si trovano le principali attrazioni da vivere e vedere, ma abbastanza distante da permettere un’esperienza di alloggio a contatto coi sivigliani.
Nel quartiere della Macarena infatti si trova Alameda de Hércules, una grande piazza all’aperto completamente circondata da locali, bar e ristoranti di tapas dove, a partire dalle 5 del pomeriggio si scatena la vita sivigliana. Viene completamente invasa dalle persone che vengono qui per bersi una cerveza in compagnia, mangiare qualche tapas e chiacchierare allegramente, mentre bambini e ragazzi si divertono giocando col pallone, col monopattino e con gli skates.
Fate attenzione, non è un’attrazione per turisti! É proprio un’abitudine sivigliana (andalusa e spagnola in generale) quella di ritrovarsi nel pomeriggio per trascorrere del tempo insieme. Come potrete aver capito, qui la condivisione è un fatto intrinseco nella cultura dei sivigliani!
L’arrivo in casa di María
Non appena arrivate (io e mia sorella) all’indirizzo della casa, siamo state accolte da Agustín, che in realtà non è il proprietario di casa, ma il vicino. María, la proprietaria, vive e lavora a Madrid, e questa a Siviglia è una seconda casa. Di accogliere i viaggiatori in arrivo se ne occupa appunto Agustín, a dimostrazione di quanto sia importante aiutarsi a vicenda, condividere e darsi una mano per accogliere i viaggiatori nel miglior modo possibile.
Agustín è stato molto accogliente con noi, e dopo averci fatto vedere la casa, ci ha dato informazioni utili su cosa vedere e (soprattutto) dove mangiare ottime tapas a Siviglia. Ci ha caldamente consigliato di andare a visitare Cadice, e ci ha dato massima disponibilità per qualsiasi necessità.
Insomma, abbiamo praticamente avuto la sensazione di essere arrivate da un amico!
In questo breve video potete dare una sbirciatina alla casa che ho scelto!
La mia esperienza in Sardegna (sì, ho usufruito di HomeExchange anche in Sardegna!)
Lo scorso agosto, durante la mia solita permanenza estiva in Sardegna, mi è preso voglia di tornare dopo tanti anni a visitare il golfo di Orosei, uno dei luoghi più belli del mondo, per quanto mi riguarda!
Avevo creato da poco il mio profilo su HomeExchange quindi avevo tanti Guest Points a disposizione. Mi sono detta: perché non sfruttare l’occasione per provare questo servizio anche in Sardegna?
E così ho fatto. Ho cercato due case nella zona di Cala Gonone e Dorgali, ho contattato i proprietari e ci siamo messi d’accordo. Abbiamo finalizzato i due scambi (non reciproci) et voilà! In circa dieci giorni era tutto organizzato.
Anche in questo caso sono stata accolta benissimo. Sia Claudio che Efisia, i due proprietari, sono stati accoglienti e mi hanno messa subito a mio agio, chiedendomi anche cosa facessi nella vita, il perché del mio essere in Sardegna e altre chiacchiere piacevoli. Senza dimenticare, come detto prima, la ciliegina sulla torta dell’accoglienza, ovvero il cesto di frutta accompagnato da una bottiglia di vino, e le due bottiglie di mirto e limoncello fatti in casa.
Come funziona HomeExchange
Per iscriversi alla piattaforma è necessario creare un profilo personale e un profilo per la casa, corredato di foto e descrizione. Man mano che entrambi i profili vengono completati, vengono accreditati dei Guest Points bonus sul profilo personale, che saranno utili per finalizzare gli scambi.
Infatti ogni casa che viene caricata sulla piattaforma viene valutata in Guest Points/notte a seconda della grandezza, della posizione, dei servizi offerti. Per cui, una volta trovata la casa giusta, e dopo essersi messi d’accordo con l’host, si procede a finalizzare lo scambio (che può essere reciproco o non reciproco, basta esprimere subito cosa si sta cercando) pagando il totale in Guest Points – valore della casa in Guest Points/notte moltiplicato per il numero di notti di permanenza.
Sì, ma quanto si paga?
Per quando riguarda invece l’aspetto economico, dal 2 dicembre 2019 sarà disponibile un solo piano di abbonamento al servizio al costo di €130 all’anno. Potrà forse sembrare una cifra “importante” da pagare tutta insieme, ma vi ricordo che dopo aver pagato questa cifra potrete usufruire di tutte le case che volete in giro per il mondo per quante notti volete, senza pagare un centesimo di più!
Se quindi siete affamati viaggiatori come me, o anche se viaggiate solo due volte all’anno quando avete le ferie da lavoro, ne potete (e dovete) certamente approfittare perché questi €130 copriranno i vostri costi di alloggio per tutto l’anno, ovunque nel mondo vogliate andare!
E considerate che sulla piattaforma ci sono più di 400.000 case in più di 180 paesi nel mondo!
Insomma, HomeExchange è un’ottima soluzione per chi vuole viaggiare tanto spendendo (molto) poco!
Questo è il funzionamento di HomeExchange in linea di massima. Sono sicura però che avrete domande a cui non ho risposto, per cui, per una maggior chiarezza, vi rimando alla pagina delle domande frequenti direttamente sul sito di HomeExchange.
Se invece avete domande sulla mia esperienza, vi aspetto nei commenti e sarò felice di rispondere 🙂