Per scoprire cosa vedere a Parigi in 3 giorni andando un po’ oltre la solita lista delle attrazioni principali di Parigi voglio portarti con me in questo itinerario alternativo di 3 giorni a Parigi, che è frutto delle mie innumerevoli passeggiate nella capitale francese.
Se come me ami l’arte e la cultura, e vorresti vivere un’esperienza più autentica in questa città, voglio raccontarti cosa fare a Parigi in un weekend. Anche se, devo dire, in una città come Parigi 3 giorni sono veramente pochi. Io ci torno spesso, lo ammetto, e ogni volta trovo qualcosa di nuovo che mi stupisce. Inizia a visitare Parigi in 3 giorni, se questo è il tempo che hai a disposizione, ma non limitarti a questi.
Cosa vedere a Parigi in 3 giorni: itinerario del giorno 1
La prima giornata di questo itinerario su cosa vedere a Parigi in 3 giorni è interamente dedicata ai musei e alla cultura. È impossibile, almeno per me, essere a Parigi e non fare incursioni nei musei. Ce ne sono davvero tanti tra cui poter scegliere, di seguito ti propongo i miei preferiti.
Ti consiglio, inoltre, di acquistare il Pass per i Musei di Parigi: è comodissimo perché ti permette di risparmiare tempo e soldi, essendo conveniente rispetto a comprare i singoli biglietti. Puoi scegliere la durata del pass in base a quanti giorni vuoi dedicare ai musei parigini.
Museo del Louvre
Un tempo fortezza medievale e poi sontuosa residenza reale, il Museo del Louvre è oggi uno dei musei più iconici e visitati al mondo. Le sue immense collezioni abbracciano millenni di storia e diverse civiltà, offrendo un viaggio immersivo nell’arte e nella cultura universale. Ogni ala del museo custodisce capolavori che continuano a incantare milioni di visitatori.
Tra le opere più celebri, oltre alla famosa Gioconda di Leonardo da Vinci che attira folle di ammiratori e che non ha certo bisogno di ulteriori presentazioni, al Louvre è possibile anche vedere la maestosa Nike di Samotracia, la dea alata della vittoria che domina la scalinata Daru con la sua drammatica bellezza, nonostante l’assenza di testa e braccia. Non da meno è la Venere di Milo, capolavoro della scultura ellenistica, la cui eleganza e proporzioni perfette la rendono un simbolo senza tempo della bellezza classica, nonostante sia anch’essa priva delle braccia.
Queste e tante altre opere come “La libertà che guida il popolo” di Delacroix, rendono il Louvre un crocevia di storie, tecniche e visioni, oltre ad essere una tappa imprescindibile per chi visita Parigi.
Museo Delacroix
La prima tappa alternativa di questo itinerario è il Museo Delacroix, a pochi passi dalla dinamicità di Saint-Germain-des-Prés. Questa affascinante casa-museo fu l’ultimo domicilio e studio di Eugène Delacroix, celebre pittore romantico francese. La visita ti porterà attraverso gli ambienti dove l’artista visse e lavorò, permettendoti di scoprire opere meno note e oggetti personali che raccontano la sua vita e il suo processo creativo.
Il vero tesoro del museo è però il suo giardino, una vera oasi di pace e serenità nel cuore pulsante di Parigi. Lontano dal traffico e dal rumore della città, questo spazio verde offre un momento di inaspettata tranquillità. L’ingresso al Musée Delacroix è gratuito per chi possiede già un biglietto del Louvre, rendendolo una tappa imperdibile per gli amanti dell’arte.
Ne approfitto per farti sapere che, oltre a questo museo, ci sono diverse altre cose da vedere a Parigi gratis, senza spendere un euro.
Museo d’Orsay
In alternativa alla combinazione Louvre e Delacroix, se preferisci l’arte degli Impressionisti, e non solo, la tappa che devi fare è certamente il Museo d’Orsay, che personalmente visito ogni volta che mi trovo a Parigi, nonostante lo conosca ormai a memoria.
Situato nell’imponente ex stazione ferroviaria di Orsay, il Museo d’Orsay accoglie le straordinarie collezioni impressioniste e post-impressioniste. Le sue ampie sale accolgono capolavori che hanno rivoluzionato il modo di concepire la pittura.
Qui, infatti, potrai ammirare le pennellate vibranti di Monet, le atmosfere danzanti di Renoir e le scene di vita parigina di Degas, solo per citarne alcuni. Il museo è anche la sede di alcune delle opere più celebri della storia dell’arte come “La notte stellata” di Vincent van Gogh.
Museo de l’Orangerie
Il Museo de l’Orangerie è un piccolo ma incredibilmente suggestivo museo, famoso soprattutto per ospitare le celebri “Ninfee” di Claude Monet. Le otto grandi tele, disposte in due sale ovali appositamente concepite, avvolgono il visitatore in un’esperienza immersiva, quasi come fosse un abbraccio, replicando la luce e l’atmosfera mutevole dello stagno di Giverny.
Oltre alle Ninfee, il piano inferiore del museo accoglie opere significative di artisti come Renoir, Cézanne, Matisse e Picasso. Con la sua atmosfera contemplativa l’Orangerie offre una prospettiva unica sull’Impressionismo e le correnti artistiche del primo Novecento.
Opéra de Paris
Questa prima giornata alla scoperta di cosa vedere a Parigi in 3 giorni si conclude con uno spettacolo all’Opéra di Paris. Chiaramente la proposta varia in base alle stagioni e al calendario per cui ti consiglio di sbirciare cosa c’è in cartellone nel periodo della tua visita. Io ho scelto un balletto di Maurice Béjart, davvero emozionante, ma puoi scegliere tra opera, balletto e concerti.
Cosa vedere a Parigi in 3 giorni: itinerario del giorno 2
Anche questa seconda giornata a Parigi sarà piena di bellezza, curiosità e meraviglia.
Musèe de la Vie Romantique
A Montmartre, il Musée de la Vie Romantique è una tappa ad ingresso gratuito. Ospitato nell’ex dimora del pittore Ary Scheffer, il museo dedica un piano alla scrittrice George Sand, esponendo cimeli e ritratti che ne raccontano la vita e le opere.
Anche in questo caso, il gioiellino di questo museo è il suo delizioso giardino. Qui, all’ombra di un magnifico roseto, si trova una pittoresca sala da tè, il luogo perfetto per una pausa rilassante lontano dal trambusto cittadino.
Le Bateau Lavoir
Continuando a passeggiare per le vie acciottolate di Montmartre, Le Bateau Lavoir non è un semplice edificio, ma un vero e proprio santuario dell’arte. Questa storica residenza e atelier è stata la culla di movimenti artistici rivoluzionari e la dimora di innumerevoli talenti. Molti artisti, spesso in condizioni precarie, hanno vissuto e lavorato qui, scambiandosi idee e ispirandosi a vicenda.
Oggi, Le Bateau Lavoir è meta di un vero e proprio pellegrinaggio artistico, in gran parte grazie a Pablo Picasso. Fu proprio in questo edificio che nel 1907 il pittore spagnolo diede vita a “Les Demoiselles d’Avignon”. Quest’opera, esposta oggi al MoMA di New York, è considerata il manifesto del Cubismo e ha segnato una svolta epocale nella storia dell’arte moderna.
Poco distante si trova una cabina per fototessere in stile vintage: potresti approfittarne per scattare qualche foto ricordo della tua visita a Parigi.
Basilica del Sacro Cuore e Halle Saint Pierre
Ai piedi dell’imponente Basilica del Sacro Cuore, rimanendo ancora nel quartiere di Montmartre, sorge l’Halle Saint Pierre. Questo spazio eclettico è molto più di un semplice museo; è un vero e proprio centro di arte sperimentale e contemporanea, un palcoscenico dinamico per eventi e concerti che sfidano le convenzioni.
Le esposizioni temporanee offrono uno sguardo su correnti artistiche innovative e spesso al di fuori dei circuiti tradizionali. Ma l’Halle Saint Pierre non è solo per gli appassionati d’arte: al suo interno si trova anche una fornitissima libreria, dove puoi perderti tra volumi d’arte, cataloghi e pubblicazioni insolite. E per una pausa rilassante, la caffetteria è il luogo ideale per bere e mangiare qualcosa e mentre assorbi l’atmosfera creativa del luogo.
Crociera sulla Senna
Esplorare Parigi con una crociera sulla Senna offre una prospettiva davvero alternativa e affascinante della città. Dimentica il traffico e le folle; dal fiume, i monumenti iconici come la Torre Eiffel, Notre Dame, il Louvre e il Museo d’Orsay si rivelano in una luce completamente nuova. È un modo rilassante e privilegiato per ammirare la bellezza architettonica di Parigi e dei suoi ponti storici, cogliendo dettagli che sfuggirebbero a piedi.
Puoi scegliere la crociera in base ai tuoi gusti e necessità: esistono opzioni diurne per godere della luce, o serali per ammirare la città illuminata, magari con cena a bordo per un’esperienza più romantica.
Cosa vedere a Parigi in 3 giorni: itinerario del giorno 3
Arriviamo al giorno di questo itinerario un po’ alternativo su cosa vedere a Parigi in 3 giorni.
59 rivoli
Al numero 59 di Rue de Rivoli si trova una delle gallerie d’arte più singolari e vibranti della città: il 59 Rivoli. Questo spazio ad ingresso gratuito è molto più di una semplice esposizione; è un vero e proprio alveare creativo dove circa 30 artisti residenti lavorano e danno vita alle loro opere. Puoi esplorare i diversi piani e, con un po’ di fortuna, assistere agli artisti all’opera nei loro atelier, osservando il processo creativo in tempo reale.
La storia del 59 Rivoli è curiosa, senza dubbio: l’edificio, abbandonato, fu occupato nel 1999 da un collettivo di artisti che lo trasformarono in uno spazio di espressione indipendente. Solo nel 2006 la situazione fu legalizzata dalla città di Parigi, riconoscendo il valore di questa iniziativa. Ancora oggi, alcuni artisti risiedono e creano in questo luogo iconico, mantenendo vivo lo spirito di libertà e sperimentazione che lo contraddistingue.
Petit Palais
A due passi dal Grand Palais, il Petit Palais è un gioiello architettonico che ospita il Museo di Belle Arti della città di Parigi, con ingresso gratuito alle sue collezioni permanenti. Oltre a una ricca varietà di opere d’arte che spaziano dall’antichità al Novecento, il museo offre un’occasione in più per entrare nel mondo degli Impressionisti.
Infatti, una delle peculiarità del Petit Palais è l’allestimento di una postazione en plein air che ricrea fedelmente l’ambiente di lavoro dei pittori impressionisti all’aperto. Questa esposizione permette ai visitatori di comprendere come questi artisti, usciti dagli atelier, catturassero la luce e i colori mutevoli della natura direttamente sulla tela. È un modo affascinante per apprezzare la tecnica e l’innovazione che ha portato l’Impressionismo nella storia dell’arte.
Parco Monceau
A ovest di Parigi, il Parc Monceau fu commissionato dal Duca d’Orléans e progettato dal paesaggista Carmontelle. Lontano dai giardini formali francesi, questo parco è un’espressione del gusto anglo-cinese, disseminato di elementi scenografici che creano un’atmosfera quasi teatrale.
Passeggiando tra i suoi sentieri, infatti, si scoprono inaspettate sculture, finte rovine e, in particolare, una suggestiva naumachia ospitata in un bacino d’acqua circondato da un colonnato corinzio. Rievoca le antiche battaglie navali di intrattenimento per regnanti e aristocrazia. Il Parc Monceau non è solo un luogo in cui fare una tappa per rilassarti, ma anche una testimonianza curiosa dell’arte del giardino paesaggistico.
Libreria Shakespeare and Company
Praticamente di fronte a Notre Dame, la Shakespeare and Company è molto più di una semplice libreria. È un’istituzione letteraria e un rifugio per le menti creative. Fondata nel 1951 da George Whitman, è stata fin dalle sue origini un punto di ritrovo iconico per artisti, scrittori e poeti da tutto il mondo.
Questo luogo leggendario ha offerto ospitalità a innumerevoli tumbleweeds – viaggiatori che, in cambio di qualche ora di lavoro nella libreria, potevano avere un posto letto e un tetto sotto cui stare. Questa tradizione ha reso la Shakespeare and Company un crocevia di talenti, un luogo dove le idee fiorivano e le connessioni si stringevano.
Se ti interessano particolarmente luoghi come questo, ecco le librerie di Parigi che proprio non puoi perdere secondo me.
Galerie Vivienne
Questo itinerario su cosa vedere a Parigi in 3 giorni non può non includere la Galerie Vivienne, uno dei più affascinanti passages couverts di Parigi, microcosmi incantati che offrono un rifugio elegante dal trambusto cittadino.
Questi passaggi al coperto tipici dell’architettura parigina del XIX secolo ospitano un mix raffinato di negozi, boutique vintage e ristoranti. Attraversarla significa fare un tuffo in un’epoca passata, ammirando le vetrate artistiche e i mosaici sul pavimento. Non perdere anche il Passage des Panoramas, esattamente di fronte alla Galerie Vivienne.
Paradis Latin
Per chiudere in bellezza questo weekend a Parigi voglio proporti uno spettacolo al Paradis Latin. È un’icona dello spettacolo parigino, un luogo dove la magia del cabaret prende vita, portando lo spettatore nella tradizione più scintillante e vivace della capitale francese. Lo spettacolo è un mix esplosivo che rende omaggio all’effervescenza teatrale del primo Novecento.
Preparati a lasciarti incantare da energici passi di cancan, dai suggestivi balletti russi e da una serie di numeri di varietà che ricordano il fasto delle celebri Folies Bergères. Il Paradis Latin è un’esperienza davvero imperdibile per chi cerca l’anima più spettacolare di Parigi.
Mangiare a Parigi, i consigli utili per il tuo itinerario di 3 giorni a Parigi
Il mondo enogastronomico parigino è davvero molto ampio e scegliere il luogo dove mangiare spetta unicamente a te, in base ai tuoi gusti e necessità. Posso, però, darti qualche consiglio generale e qualche indicazione:
- chiedendo una caraffa d’acqua anziché una bottiglia ti porteranno l’acqua aperta che spesso non viene fatta pagare; la bottiglia, invece, è ovviamente chiusa ma molto cara;
- tanti bistrò, brasserie e cafè hanno dei menù a prezzo fisso con antipasto e piatto principale oppure piatto principale e dolce: può essere una buona idea per una pausa pranzo veloce;
- se sei ancor più di fretta non dimenticare che puoi ripiegare su una croccante baguette ripiena e una quiche da prendere in una delle innumerevoli boulangerie che trovi in giro per Parigi e che si aggirano intorno ai €5.
Dove mangiare a Parigi, qualche opzione per te
Ecco di seguito un breve elenco di cafè, brasserie o bistrot tra cui poter scegliere:
- la Recyclerie, ovvero ristorante, caffetteria e giardino con mercato contadino, per mangiare qualcosa al volo;
- le Tire Bouchon, una creperie;
- la Belle Ronde, ottimo per mangiare la galette;
- le Consulat;
- Polidor, ristorante storico che fu frequentato anche da James Joyce ed Ernest Hemingway, atmosfera semplice con le tovaglie di carta a quadretti bianchi e rossi, ottimo per mangiare le lumache al verde;
- Odette, pasticceria rinomata;
- Les Deux Magots, un caffè storico dove il giovedì sera fanno musica jazz live;
- Cafè de Flore;
- Bouillon République, ristorante tipico parigino, ce ne sono di più sedi in giro per la città;
- L’Eau et les Rêves, libreria e caffetteria dove puoi fermarti per una merenda;
- Bar à Bulles, situato proprio dietro le ali del celebre Moulin Rouge, ha una grande terrazza che affaccia sul cuore del vivace quartiere di Pigalle e offre brunch e tapas, oppure un drink in orario aperitivo;
- Les Deux Colombes, bistrot tipicamente parigino, chiuso il lunedì.
Cosa vedere a Parigi in 3 giorni: qualche tappa in più per veri amanti dell’arte e della cultura
Prima di concludere, voglio suggerirti qualche tappa in più rispetto a quelle sopra per veri amanti dell’arte e della cultura. Puoi sostiuire una tappa proposta sopra con una delle seguenti o, se avessi del tempo, aggiungerla al tuo itinerario su cosa vedere a Parigi in un weekend.
14 Rue Clauzel
Ex bottega di Padre Tanguy, è la bottega di arte giapponese Neij. Proprio qui, infatti, avremmo trovato un tempo la bottega di Padre Tanguy che fu negoziante, amico e benefattore degli artisti impressionisti.
Fu grazie a lui che pittori come Cézanne, Gauguin e Renoir riuscirono a non fare del tutto la fame. Le loro opere, infatti, furono considerate al tempo troppo rivoluzionarie e per questi vennero esposte al Salon des Refusés, ma Padre Tanguy riuscì comunque a vendere le loro opere permettendo loro di sopravvivere.
Cimitero monumentale di Père Lachaise
Sicuramente non ha bisogno di presentazioni: al cimitero monumentale di Père Lachiase sono sepolti tantissimi artisti e personaggi pubblici di ogni ambito che hanno fatto la storia, letteralmente. Siccome il cimitero è davvero grande, ogni volta vado alla ricerca di una storia diversa, come ho fatto l’ultima volta con Modigliani, Abelardo e Eloisa, e Chopin.
Pittore livornese che però a Livorno non si era mai sentito nel posto giusto, Modigliani decise di trasferirsi a Parigi in cerca di nuovi stimoli. Si trasferisce nel 1906 proprio a Le Bateau Lavoir, dove trascorse gran parte del suo tempo a Parigi.
Abelardo e Eloisa raccontano, invece, una storia più tragica e di loro ci sono solo i resti. Siamo nel pieno Medioevo, lui era un filosofo molto conosciuto dell’epoca, di circa 40 anni; lei invece, appena sedicenne, era figlia di una famiglia aristocratica parigina che viene mandata a studiare da lui. Si innamorano e scoppia la passione, ma sono costretti a scappare visto lo scandalo. Si sposano in gran segreto, ma il matrimonio viene scoperto dalla famiglia di lei: allora Abelardo, per proteggere forse lei, forse se stesso o forse la propria carriera, decide di spedirla in convento. La famiglia di Eloisa, per vendicarsi, irrompe in casa sua e lo evira durante la notte. Struggente è la lettura delle Lettere di Abelardo e Eloisa.
E infine, Chopin, compositore polacco, la cui storia è un po’ macabra. Alla sua morte, infatti, chiese che il suo corpo fosse sepolto a Parigi ma che il suo cuore tornasse in Polonia a Varsavia. La sorella allora, per riuscire a passare il confine (Chopin morì subito dopo la proclamazione della Seconda Republica Francese, quindi a seguito della cacciata della famiglia d’Orleans), mise il suo cuore in una bottiglia di cognac per arrivare in Polonia.
Sainte Chapelle
La Sainte-Chapelle di Parigi è un vero gioiello dell’architettura gotica, famosa soprattutto per le sue straordinarie vetrate. Situata sull’Île de la Cité, fu costruita nel XIII secolo da Luigi IX per ospitare le reliquie della Passione di Cristo, inclusa la Corona di Spine.
Lavirotte Building
Il Lavirotte Building è uno dei massimi esempi di Art Nouveau a Parigi, costruito nel 1901 dall’architetto Lavirotte insieme al ceramista Bigot. Tipico dell’Art Noveau è infatti l’utilizzo di diversi materiali, compresa la ceramica.
Vinse il premio come miglior facciata di Parigi un paio di anni dopo la sua costruzione.
Théâtre des Variétés
Il Théâtre des Variétés apre nel 1807 in una zona considerata periferica perché un decreto reale dell’epoca voleva privilegiare il teatro serio e drammatico, considerato il vero Théâtre-Français. Appena qui debuttarono gli artisti del vaudeville, il nuovo genere teatrale da cui poi si sviluppa tutta la cultura “leggera” parigina e di cui Offenbach ne divenne il maggior compositore, questi ebbero immediatamente successo.
Il teatro faceva sempre il tutto esaurito e numerosi spettacoli furono messa in scena per la prima volta proprio qui, compreso La signora delle Camelie interpretata da Sarah Bernhardt nel 1889.
Jardin du Luxembourg
Il Jardin du Luxembourg fu fortemente voluto da Maria de’ Medici. Rimasta vedova, chiamò un architetto di fiducia per farle costruire qualcosa che le ricordasse la sua Firenze, in modo particolare il Giardino di Boboli.
Spero che questo itinerario alternativo per Parigi ti abbia offerto spunti preziosi per la tua prossima avventura parigina: dalle vibranti atmosfere del Bateau Lavoir alla pace offerta dal giardino del Musée Delacroix, passando per le chicche del Petit Palais e le arti sperimentali dell’Halle Saint-Pierre, potrai scoprire un lato di Parigi più intimo e artistico.
Se ti chiedi ancora cosa vedere a Parigi in 3 giorni lontano dai sentieri più battuti e dalle attrazioni più frequentate, questo percorso artistico e culturale fa certamente al caso tuo.
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