Dopo anni in cui solo potevo immaginare questo paradiso, finalmente ci sono stata e in questo articolo ho racchiuso le info utili da sapere su come raggiungere Cala Coticcio, denominata “la piccola Tahiti di Sardegna” – e solo guardando queste foto ne capite il perché!
La prima volta in paradiso non si scorda facilmente, credetemi! Già due anni fa avevo provato a raggiungere Cala Coticcio via terra, ma non avendo avuto scarpe chiuse, ci era stato giustamente impedito di intraprendere il sentiero di trekking.
Ecco il perché di questo articolo: per evitare che anche voi veniate rimbalzati, ma anzi, per far sì che abbiate tutte le info utili per raggiungere via terra questo piccolo paradiso chiamato Cala Coticcio.
Come raggiungere Cala Coticcio via terra
Come arrivare a Caprera
Per raggiungere questo piccolo paradiso naturale si deve prima raggiungere l’arcipelago de La Maddalena, a nord-est della Sardegna. Ogni giorno partono diversi traghetti dal porto di Palau, ci sono due compagnie che coprono questa tratta, la Maddalena Lines e Delcomar.
Io mi sono affidata a Delcomar – ci sono numerose tratte e le tariffe cambiano a seconda del periodo, ovviamente in alta stagione il biglietto è caro. Vi consiglio quindi di controllare sul sito della compagnia per verificare orari e tariffe – altrimenti date un occhio anche a La Maddalena Lines.
Dopo circa 15-20 minuti di navigazione si sbarca a La Maddalena, l’isola principale dell’arcipelago. Da qui tenetevi sulla destra, costeggiate il mare e seguite le indicazioni per l’isola di Caprera, raggiungibile grazie a un istmo artificiale che collega proprio le due isole.
Appena si raggiunge Caprera potete impostare il navigatore digitando “Cala Coticcio” che vi condurrà fino alla Strada Cala Garibaldi; in alternativa seguite le indicazioni per il memoriale di Garibaldi, appunto.
Cosa serve sapere per poter scendere a Cala Coticcio via terra
Dopo che avrete posteggiato la macchina, vi ritroverete all’ingresso del sentiero di trekking.
Tenete presente che per scendere a Cala Coticcio è obbligatorio iscriversi sul sito del Parco Nazionale dell’Arcipelago de La Maddalena e pagare una quota di €3: Cala Coticcio infatti è zona TA, ovvero area di massima tutela terrestre.
Inoltre è obbligatorio anche affidarsi a una GAE (Guida Ambientale Escursionistica come Eleonora Amoroso, maddalenina che conosce l’arcipelago meglio delle sue stesse tasche) qualificata e certificata.
La durata dell’escursione è di 5 ore di cui 3 in spiaggia; il percorso breve ma intenso è di 1,8 km.
Il sentiero di trekking e la discesa a Cala Coticcio
Procedete poi insieme alla guida seguendo il sentiero per circa 45 minuti: il percorso è abbastanza accessibile per la maggior parte del suo tratto, ma in alcuni punti diventa davvero difficoltoso.
C’è infatti da scendere (e al ritorno salire) un tratto molto ripido, con pochi appigli comodi. Sconsiglio vivamente questo percorso a chi ha problemi alle ginocchia, chi non cammina bene, scordatevi passeggini o simili. Se siete allenati sarà più semplice, se non lo siete prendetevi tutto il tempo necessario per affrontarlo, nessuno vi rincorre.
Cercate, se possibile, di evitare di mettervi in cammino nelle ore più calde della giornata; portatevi un cappello o qualcosa che possa coprirvi la testa e proteggerla dal sole.
Detto questo, godetevi il cammino! Avrete modo di godere di tutta la bellezza della Sardegna, ci sono delle viste sul mare e sulla montagna circostante davvero pazzesche, e vi ritroverete completamente immersi nella macchia mediterranea tra enormi rocce granitiche.
La piccola Tahiti, la caletta di Cala Coticcio
Dopo aver affrontato l’ultima parte del percorso, che è quella più complicata, si apriranno davanti a voi le porte del paradiso! Un’acqua dal colore assurdo vi darà il benvenuto.
Attenzione però, la prima caletta in cui arriverete non è Cala Coticcio. Per Cala Coticcio tenetevi sulla sinistra e salite sugli scogli per poi prendere il sentierino che conduce ad una piccola baia un po’ nascosta dall’acqua color “fantasy”, talmente trasparente, azzurra e cristallina da sembrare una fantasia!
E invece è tutto vero, questa è Cala Coticcio!
Benvenuti, avete raggiunto il paradiso! Almeno, il mio personale paradiso ha questa forma, non so il vostro…
Altri consigli utili
- parcheggiate bene la macchina, rigorosamente fuori dalla strada con tutte e quattro le ruote. Passano i vigili che fanno le multe, c’è infatti un divieto di sosta su tutta la strada, quindi lasciate la macchina al di fuori della carreggiata
- assolutamente scarpe chiuse per affrontare il percorso di trekking
- un cappello per coprirvi la testa sotto il sole – o al limite bagnatevi la testa
- tenete presente che molte persone si avvicinano via mare coi gommoni e imbarcazioni varie ma non possono salire sulla spiaggia perché chi arriva dal mare deve rimanere esclusivamente sul bagnasciuga quindi scendendo via terra con una GAE si ha la certezza di poter godere di questo paradiso in tranquillità.
Immagino che adesso stiate già cercando un volo o un traghetto per la Sardegna… e come darvi torto!
Se avete dubbi o domande vi aspetto come sempre nei commenti 🙂
E se avete voglia vi scoprire altre destinazioni in questa isola magica, potete scoprire tutti i miei articoli dedicati alla Sardegna!