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Cosa vedere a Marrakech in 3 giorni

Gen 9, 2023 | africa, DESTINAZIONI, marocco

Cosa vedere a Marrakech, terra di cultura, tradizioni e religione. Non è stata la mia prima volta in Africa, ma è stata certamente una di quelle che ricordo con più entusiasmo.

Vediamo in questo articolo le cose da vedere a Marrakech in 3 giorni: sono tappe imprescindibili soprattutto se è la tua prima volta a Marrakech.

Prima che arrivassimo in città, ho letto la brochure che il Riad Yasmine ci ha mandato riguardo le migliori cose da fare a Marrakech, alla scoperta di luoghi come Essaouira e la Valle Ourika, o facendo viaggi di 3 giorni nel deserto di Marrakech.

Sull’ultima pagina della brochure c’era un elenco delle migliori esperienze da fare a Marrakech, una sorta di “lista delle cose da fare”. C’erano:

  • bere thé alla menta
  • godersi il sole
  • perdersi nella Medina
  • mangiare il couscous
  • camminare con le babouche
  • fare un hammam
  • attraversare Jemaa el-Fna.

Le abbiamo fatte tutte, o quasi.

Cosa vedere a Marrakech: le tappe da non perdere per la tua prima volta a Marrakech

Plâce Jemaa el-Fna

Siamo partite dalla piazza principale, plâce Jemaa el-Fna: se ti dico che puoi trovarci qualsiasi cosa, devi credermi.

Bancarelle di ogni tipo dove le persone vendono frutta secca, olive, arance e scarpe come le babouche o scarpe sportive; ci sono persone che vogliono venderti un tatuaggio all’henné e purtroppo anche scimmie al guinzaglio e serpenti “incantati”.

Attraversare Jemaa el-Fna è quasi una missione impossibile perché devi evitare le macchine e i taxi che vanno in ogni direzione perché non ci sono corsie, evitare asini e cavalli coi carretti guidati da signori anziani che vanno a vendere i loro prodotti, spesso frutta e verdura ed evitare tutti gli altri pedoni come te.

Jemaa el-Fna è un casino, ma nel miglior modo che si possa intendere e perquesto è sicuramente tra le cose da vedere a Marrakech.

La moschea Koutubia

Molto vicino a Jemaa el-Fna c’è la moschea Koutubia: ci sono decine di moschee in giro per la città, Koutubia è la principale, e ha il minareto più alto, quindi spesso è usata dai turisti come punto di riferimento per orientarsi. A Marrakech infatti le strade non hanno nome, ed è fin troppo semplice perdersi per quelle vie.

I Souk

Nei Souk è anche peggio! Si tratta di un concentrato di bancarelle che vendono i prodotti dell’artigianato locale: babouche, piatti e vasetti in terracotta dipinti a mano, tappeti, e lampade. I Souks sono davvero un labirinto, e ti ci perderai di sicuro!

Sono situati a nord di Jemaa el-Fna: se è vero che tutte le strade portano a Roma, nel nostro caso possiamo dire che tutte le strade portano a Jemaa el-Fna! I Souk sono tra le cose da vedere a Marrakech perché sono super caratteristici e si trovano solo nel mondo arabo.

Durante la giornata, mentre cammini in queste viuzze cercando inutilmente di non perderti, sentirai il richiamo alla preghiera. Ogni uomo che non è impegnato in qualche attività si reca alla moschea più vicina per pregare. Succede più volte durante la giornata, la prima chiamata all’alba, l’ultima al tramonto.

I Giardini Majorelle

Nella lista di cosa vedere a Marrakech abbiamo anche i famosi Giardini Majorelle. Si trovano fuori dalla Medina, nella parte nuova della città.

Questi giardini non coprono uno spazio enorme, anzi, sono abbastanza racchiusi e circoscritti ma hanno una storia davvero speciale.

Jacques Majorelle era un pittore orientalista francese, che nel 1917 fu invitato a Marrakech dal Generale francese. Ne rimase completamente sedotto. Cinque anni dopo decise di trasferirsi qui, acquistando il terreno che sarebbe divenuto poi “I giardini Majorelle” che conosciamo oggi. Fu aiutato da un architetto nella costruzione del suo studio, pitturato di blu Majorelle, e nel disegno dei giardini, che vennero riempiti con piante esotiche che aveva collezionato durante i suoi viaggi intorno al mondo.

I giardini furono aperti nel 1947, ma dopo la sua morte nel 1962 furono abbandonati. Nel 1980 Pierre Bergé e Yves Saint Laurent acquisirono i giardini: furono sistemati e riaperti al pubblico.

Il museo Yves Saint Laurent

Il museo dedicato a Yves Saint Laurent si trova proprio accanto ai giardini Majorelle, nella parte nuova della città.

Yves Saint Laurent nacque in Africa, la sua vita e il suo genio sono inevitabilmente legati a Parigi e alla Francia ma c’era qualcosa del Marocco e in particolare di Marrakech che lo colpì così tanto da decidere di trascorrere lunghi periodi in questa città. Non solo assimilò la cultura marocchina ma anzi l’ha trasformata secondo il suo sentire artistico.

Oggi ci sono solo due musei al mondo dedicati a questo artista: si trovano a Parigi, e a Marrakech, appunto. Yves Saint Laurent ebbe un rapporto speciale con Marrakech e con le sue tradizioni e abitudini. Il museo è l’omaggio della città a questo eclettico artista.

“Questa cultura è diventata mia, ma non ero soddisfatto nell’assimilarla; l’ho trasformata e adattata.” 

Yves Saint Laurent

Palais el Bahia

Il Palais el Bahia fu costruito tra il XIX e il XX secolo. Prende il suo nome dalla moglie preferita di Aḥmad b. Mūsā, il vizir del Marocco agli inizi del XIX secolo.

Il palazzo è costituito da diverse stanze, decorate in marmo e legno, che si sviluppano intorno a un giardino lussureggiante, in perfetto stile arabo. Certamente non manca l’ispirazione proveniente dalla precedente architettura islamica, specialmente nei colori dei mosaici.

Palais el Badii

Purtroppo oggi rimangono solo le rovine del Palais el Badii. Infatti fu costruito a metà del XVI secolo, prendendo come ispirazione la magnifica Alhambra, una sorta di Medina protetta dalle mura nella città spagnola di Granada.

Dalla terrazza del palazzo si vede molto bene la moschea Koutubia, punto di riferimento della città in quanto la più alta tra tutte le moschee e non è raro vedere le cicogne che fanno il nido proprio sulla cima di queste rovine.

Dove mangiare a Marrakech: un paio di opzioni per una pausa o una gustosa cena

Una pausa a Le cafè des Epices

Non lontano dai Souk puoi trovare le cafè des Epices: è un café in una piccola piazzetta dove le persone vendono soprattutto scarpe e cianfrusaglie di ogni tipo. Ogni viaggiatore che viene a Marrakech si reca in questo cafè, è un must!

Sul tetto c’è una terrazza doveè possibile bere un thé alla menta e trascorrere il tempo aspettando il tramonto, che tinge di arancione gli edifici della Medina. La vista da quassù è come un abbraccio caloroso.

Una cena al ristorante I Limoni

Abbiamo scelto questo ristorante un po’ per caso – era molto vicino al nostro Riad, l’abbiamo raggiunto in due minuti a piedi!

Abbiamo provato la cucina tipica, quindi abbiamo assaggiato diverse varianti della tajine: si tratta di un piatto a base di carne (pollo, agnello o manzo) o pesce stufato in una terrina di terracotta e accompagnato da un contorno a scelta.

Nelle due cene che abbiamo fatto in questo ristorante abbiamo provato diversi piatti: tajine di manzo con prugne e arachidi, tajine di pesce con olive e pomodori, tajine di agnello con fichi e noci, tajine di pollo con olive, fagiolini e zucchine, e tajine di agnello con prugne e carote caramellate. Ogni piatto era accompagnato dal couscous marocchino, tutto stupendamente squisito!

Et voilà, ecco tutte le cose da vedere assolutamente a Marrakech in 3 giorni.

⇒ Infine, forse può interessarti sapere anche dove dormire a Marrakech.

 

Guida pdf

Scritta da una fiorentina doc per chi arriva, chi torna e chi ci vive.

Storie, progetti e indirizzi per scoprire cosa vedere, dove mangiare (anche senza glutine e lattosio) e dormire a Firenze, e 6 destinazioni nei dintorni.

Chi sono

Giulia Maio, travel blogger dal 2015, fiorentina doc dal cuore sardo.

Mi occupo di promozione del territorio: scrivo storie e racconto progetti.

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