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Un giorno a Reykjavík, itinerario a piedi

Lug 8, 2019 | DESTINAZIONI, europa, islanda

Con immenso ritardo rispetto al viaggio, sono finalmente riuscita a organizzare le idee su cosa vedere un giorno a Reykjavík. E attenzione: il ritardo non è dovuto al fatto che la città non mi abbia particolarmente colpita, anzi, tutt’altro! Ho avuto semplicemente altre millemila cose da fare che hanno avuto la precedenza, tutto qui.

Ma bando alle ciance, parliamo di Reykjavík!

La vista sulla città di Reykjavík dalla torre campanaria della chiesa Hallgrimskirkja

Reykjavík è la capitale dell’Islanda ma non è come le altre capitali europee. Scordatevi di trovare palazzoni altissimi e super moderni e scordatevi le dimensioni tipiche delle capitali europee. Qui è tutto a misura d’uomo. Gli edifici non raggiungono altezze elevate, quelli più alti sono di 2, massimo 3 piani, ma nella stragrande maggioranza si tratta di abitazioni a schiera di 1-2 piani.

Reykjavík è il punto di partenza per visitare l’Islanda, aeroporto principale e anche città più grossa dove poter trovare la maggior parte dei servizi. Molto spesso, come anche io stessa ho consigliato, si organizzano tour on the road in Islanda che partono proprio da Reykjavík (se vi siete persi la guida di viaggio sull’Islanda la trovate qui, mentre se cercate consigli sulla guida in Islanda con info su requisiti, scelta dell’auto, assicurazioni e condizioni generali delle strade trovate qui il mio articolo a riguardo), ma non lasciatevi sfuggire l’opportunità di visitarla, perché davvero merita di essere vista.

E come dicevo, viste le dimensioni ridotte della città, un giorno per visitarla credo sia sufficiente (considerate però un giorno pieno, quindi se arrivate in città a metà giornata, magari organizzatevi per fermarvi una notte in modo da avere ulteriore tempo il giorno dopo).

Cosa vedere a Reykjavík

Questo itinerario per visitare Reykjavík si riferisce alla zona centrale della città – al di fuori del centro abitato infatti ci sono numerosissime attività da poter fare e basterà cercare un po’ online o recarsi nel classico punto informazioni per avere qualche informazione in più.

Chiesa Hallgrimskirkja

La prima tappa è la chiesa Hallgrimskirkja, famosissima per la sua forma unica che ricorda un mega triangolo che punta al cielo. Una volta entrati, non perdete poi l’occasione di prendere l’ascensore e salire in cima alla torre campanaria per poter ammirare la città dall’alto – il biglietto costa € 7 a persona e si acquista all’interno della chiesa sulla sinistra. Da lassù vedrete la città a 360°, e capirete quanto effettivamente sia piccola rispetto ad altre capitali.

Nessuno vi controllerà il biglietto, ma siate onesti, sempre, soprattutto quando si tratta di turismo responsabile!

Laugavegur

Prossima tappa è la zona intorno a Laugavegur, la via principale del centro di Reykjavík. È una zona vivace e colorata, piena di negozi, locali e ristoranti, dove si respira un’atmosfera amichevole e serena. Se avete tempo e il meteo ve lo permette (come ho già scritto in altri articoli sull’Islanda, sappiate che il meteo è decisamente instabile e può cambiare da un momento all’altro, soprattutto nella stagione invernale), divagate un po’ per questa via, magari facendo un po’ di shopping oppure seduti al tavolino di un locale bevendo qualcosa.

Il porto e l’Harpa Concert Hall

La terza tappa di questo itinerario è la zona del porto e l’Harpa Concert Hall.

Il porto di Reykjavík è molto caratteristico e come si può immaginare abbastanza frequentato – infatti numerosi tour per uscire in mare e provare ad avvistare le balene partono proprio da qui. Inoltre ha dei piccoli fari tutti gialli, che lo caratterizzano e risultano ben visibili anche nelle giornate piovose, di nebbia o neve.

L’Harpa Concert Hall invece è una struttura architettonicamente unica e originale, sede appunto della sala da concerti della città. È stata inaugurata nel 2011 e ha una facciata completamente in vetro che richiama l’ambiente naturale intorno.

Per il resto della giornata vi consiglio di perdervi in giro per la città. Ci sono tanti negozi in cui curiosare, molti anche di abbigliamento tecnico, ci sono musei e parchi pubblici in cui potersi prendere una pausa. Basta solo scegliere ciò che vi ispira di più.

Cosa mangiare a Reykjavík

Mangiare in Islanda è più caro rispetto a quello a cui siamo abituati in Italia, ma non per questo dovete rinunciare a provare la cucina islandese.

Personalmente vi consiglio di provare le enormi e ottime zuppe islandesi servite dentro la pagnotta di pane. Sì, avete letto bene, la zuppa è servita all’interno di una pagnotta e non di un piatto! Il locale che consiglio è l’Icelandic Street Food, un locale proprio nel centro di Reykjavík, che in realtà non ha tantissimi posti a sedere, ma per questo si appoggia al locale “fratello” due porte più avanti. Il menù non offre tantissimi piatti, in realtà solo 3-4 ma sono quelli classici della tradizione e sono davvero ottimi!

La zuppa è in due versioni, di agnello (la mia preferita) o di pesce, mentre l’altro piatto è il Fisherman’s Favorite, ovvero una purea di patate, cipolle e merluzzo stufati. La bellezza di questo locale è la regola che troverete appesa alle pareti, ovvero nessuno lascia questo locale ancora affamato. È infatti possibile chiedere il bis e il tris, finché non sarete sazi! E in più, dolcetti gentilmente offerti dalla casa. Ottimo, vero?

Dicono che sia ottimo anche l’hot dog di Bezty Pylsur, ma non l’ho provato personalmente.

 

Sei mai stato a Reykjavík? Ti piacerebbe visitarla?

Se invece la conosci e hai qualche consiglio da dare, ti prego di lasciarlo nei commenti in modo che sia utile a tutti 🙂

Se invece hai qualche dubbio o domanda da farmi, contattami subito e ti risponderò in un battito di ciglia!

 

Guida pdf

Scritta da una fiorentina doc per chi arriva, chi torna e chi ci vive.

Storie, progetti e indirizzi per scoprire cosa vedere, dove mangiare (anche senza glutine e lattosio) e dormire a Firenze, e 6 destinazioni nei dintorni.

Chi sono

Giulia Maio, travel blogger dal 2015, fiorentina doc dal cuore sardo.

Mi occupo di promozione del territorio: scrivo storie e racconto progetti.

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