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Perché visitare la Blue Lagoon in Islanda

Mar 8, 2019 | DESTINAZIONI, europa, islanda

Quando si organizza un viaggio in Islanda (qui trovate la guida di viaggio con tutte le info generali e necessarie), inevitabilmente si prende in considerazione una visita alla famosissima Blue Lagoon. E a ragion veduta, direi!

Personalmente, prima di decidere se visitarla o meno, ero molto combattuta: sapevo che aveva un costo non indifferente e mi chiedevo se davvero ne valesse la pena, considerando che comunque in Islanda ci sono diverse piscine naturali con acqua termale, di cui alcune gratuite.

Proprio nella guida di viaggio vi avevo segnalato Hrunalaug, una piccolissima piscina naturale di acqua termale nella zona di Geysir, completamente gratuita.

Ci sono poi i bagni naturali di Myvatn, diverse piscine con acqua a temperatura diversa, con ristorante e shop annessi (a pagamento), la Secret Hot Spring, a pagamento anch’essa si trova nella zona di Geysir, vicinissima a Hrunalaug, e numerosissime altre piccole piscine in giro per il paese che potete controllare sul sito hotpoticeland.com.

Ma adesso vediamo passo per passo tutti gli aspetti che riguardano la Blue Lagoon.

Prenotazione online e biglietto di entrata

Per prima cosa il biglietto di ingresso.

È necessario acquistare il biglietto online dal sito ufficiale (che trovate qui), anche se in realtà acquistate un voucher che verrà convertito nel biglietto vero e proprio solo al momento dell’entrata.

Potete scegliere tra diversi pacchetti di entrata. Il più economico parte da € 50 e comprende, ovviamente oltre all’entrata, l’utilizzo di un asciugamano, un drink a scelta e una maschera al silicio. Il prezzo aumenta a seconda dell’orario prescelto e degli extra che vengono aggiunti (un’altra maschera, un altro drink, l’utilizzo di ciabattine, etc).

Considerate che prima di poter effettivamente entrare, dovrete farvi convertire il voucher in biglietto e farvi spiegare come funziona la visita, quindi considerate sempre almeno un quanto d’ora di anticipo rispetto all’orario previsto.

Quando andare alla Blue Lagoon

Credo che il momento migliore della giornata in cui visitare la Blue Lagoon sia il crepuscolo.

Immaginate la laguna, dal colore azzurro dell’acqua, dalla quale si alzano continuamente vapori biancastri. Immaginatela al crepuscolo, subito dopo che il sole è tramontato, quando il cielo si tinge di tinte pastello e piano piano diventa buio. E adesso immaginatevela al buio completo, sotto un cielo trapuntato di stelle e la sola luce della luna che illumina l’ambiente.

M A G I A   P U R A!

Come funziona la Blue Lagoon in Islanda

Una volta entrati (vi daranno un braccialetto elettronico che vi servirà per entrare, aprire e chiudere il vostro armadietto e anche per pagare eventuali extra al bar o allo shop, quindi NON PERDETELO!), dirigetevi verso gli spogliatoi e dopo aver indossato il costume, andate a fare la doccia.

Ricordatevi di riempire i vostri capelli di balsamo e soprattutto di non risciacquarlo prima di entrare in laguna perché l’alta concentrazione di silicio renderà i vostri capelli difficili da districare, quindi il balsamo vi aiuterà a prevenire questo.

A questo punto arriva il momento più “coraggioso” – se siete alla laguna di inverno, e magari in una fredda giornata di febbraio. Dovrete lasciare il vostro asciugamano e le ciabattine all’interno, poi percorrere una decina di metri circa all’esterno (col costume bagnato addosso e i capelli bagnati anch’essi), e quindi finalmente entrare in laguna. Vi auguro dal profondo del cuore che nel momento in cui dovrete percorrere i dieci metri all’esterno non tiri neanche un filo di vento!

A questo punto potrete finalmente rilassarvi e godervi le acque termali della laguna, che raggiungono una temperatura di 37 °C.

Ricordatevi ovviamente di sfruttare il vostro drink e la vostra maschera per il viso al silicio, che trovate in due postazioni alle estremità della laguna, accessibili dall’acqua.

Il drink a scelta che potrete godervi tranquillamente in acqua.

Cose da ricordare

  • Cosa portare. Chi acquista il pacchetto basico deve ricordarsi che non è compreso l’utilizzo delle ciabattine, quindi ricordatevi di portarle, meglio se in plastica. Portatevi inoltre un cambio, di modo che possiate indossare abiti puliti dopo aver fatto la doccia – negli spogliatoi trovate anche asciugacapelli e dischetti di cotone per pulirvi dall’eventuale trucco.
  • Foto. La questione “foto” è un po’ complicata. Infatti non esistono all’esterno luoghi su cui appoggiare la vostra attrezzatura o il telefono. Infatti una volta entrati in laguna, dovrete praticamente rimanere in acqua fino al momento in cui deciderete di andarvene e quindi rientrare nelle docce. Se proprio volete fare alcune foto, dovrete tenervi in mano il telefono/macchina fotografica mentre siete in acqua (FATE ATTENZIONE!), e andare poi a riporre l’attrezzatura nell’armadietto all’interno degli spogliatoi. Tenete inoltre presente che il tasso di umidità è altissimo, quindi vi consiglio di non tenere telefono o macchina fotografica per molto tempo vicino all’acqua perché potrebbe danneggiarsi.
  • Quanto trattenersi. Tenete presente che potrete trattenervi fino a chiusura della laguna. Gli orari variano in base alla stagione, quindi controllate sul sito ufficiale. Di norma considerate di trascorrere in laguna due ore circa, ma potrete trattenervi quanto volete.

Ci sono dei ponti il legno che permettono di attraversare facilmente la laguna.

Insomma, considerata la grande quantità e varietà di piscine naturali, vale la pena visitare la Blue Lagoon?

Secondo me assolutamente sì!

L’esperienza che farete non sarà paragonabile a nessun’altra esperienza termale.

 

Voi avete visitato la Blue Lagoon in Islanda? Vi piacerebbe?

Altrimenti quali altri luoghi termali – anche al di fuori dell’Islanda, vi piacerebbe consigliare?

 

 

Guida pdf

Scritta da una fiorentina doc per chi arriva, chi torna e chi ci vive.

Storie, progetti e indirizzi per scoprire cosa vedere, dove mangiare (anche senza glutine e lattosio) e dormire a Firenze, e 6 destinazioni nei dintorni.

Chi sono

Giulia Maio, travel blogger dal 2015, fiorentina doc dal cuore sardo.

Mi occupo di promozione del territorio: scrivo storie e racconto progetti.

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